1. Il fotografo


    Data: 07/04/2018, Categorie: Etero Autore: babbacombe_lee

    ... venticinquenni.Abbiamo deciso di fare il servizio all'aperto, non in studio, è una fortuna perché, non facendo il fotografo, non ho uno studio.Il luogo lo ha scelto lei: un parco suburbano, di quelli che si trovano in periferia, una via di mezzo tra il giardino pubblico e la campagna, abbastanza frequentato nel fine settimana.Sono arrivato dieci minuti prima e l'ho trovata già lì, sul luogo dell'appuntamento.Stessa gonna nera attillata ma le sue gambe ora sono fasciate da calze sottili e scure, scarpe rosse con il tacco alto e fino, che la fanno apparire meno tozza rispetto al primo incontro.Le sue gambe sono forse meno secche di quello che avevo immaginato.La situazione sopra è rimasta invariata: stesso maglioncino a V, stesso bottone aperto e � stesse tette.Mi lancia un sorriso furbetto, socchiudendo leggermente le labbra carnose, che ha evidenziato con un rossetto bello carico e ci incamminiamo nel parco.Ma che cazzo stai combinando? Mi chiedo mentre oltrepassiamo la parte iniziale della villa, piena di famiglie con bambini.Incrociamo una giovane coppia, la ragazza ha più o meno l'età di Marina, ma anche l'accompagnatore è all'incirca suo coetaneo. Si fermano davanti ad un cespuglio, lei si mette in posa e lui inizia a scattare con una compattina.Penso che vicino a lei rischio di fare la figura dello zio, ma poi mi dico: e chissenefrega.Scelgo una radura in cima ad una collinetta, un po' discosta dal sentiero principale e comincio a preparare l'attrezzatura: monto un ...
    ... piccolo tele e preparo il flash con il diffusore, per schiarire le ombre sul viso della ragazza.Farò pure la figura dello zio, ma con una macchina fotografica in mano so ancora come comportarmi.La ragazza si muove bene, chissà perché me l'aspettavo goffa e impacciata.Cambia spesso posa, sorride, mentre io le giro attorno, mi avvicino, poi mi riallontano, cambio obiettivo e comincio a riprenderla a figura intera.Si sposta verso un masso grigio, che spunta tra l'erba alta e ci poggia sopra un piede.La posizione fa salire la gonna scoprendo un bel pezzo di coscia, mentre lei si volta verso di me sorridendo.Decido di fare ancora qualche primo piano, sfruttando la luce del tramonto tra i suoi capelli, mezzo controluce con lampo parziale di schiarita.Mi avvicino e mi accorgo che si è aperto anche il secondo bottone del maglioncino.Lei si mette in posa e mi sembra che spinga in fuori le tette, tante volte non le avessi notate a sufficienza.Reggiseno nero, scollato e per niente imbottito, da quello che riesco a vedere mentre inquadro.Faccio anche un paio di scatti zooomando parecchio, in modo da riempire il fotogramma con le sue belle tette, queste naturalmente non gliele darò, ma le terrò per ricordo.Ormai sta facendo buio, il parco è deserto e lei, dopo essersi guardata intorno mi dice: �ancora un paio di foto, e poi andiamo, ma queste sono per te, un mio regalo, come una specie di ricordo, sei pronto?�Io le dico di sì e guardo nel mirino.Con mia enorme sorpresa, Marina si tira su ...