Il fotografo - Racconti Erotici

Il fotografo

... completamente la gonna, fino alla vita.Sotto non porta nulla, a parte le calze autoreggenti; scatto rapido mentre lei allarga leggermente le cosce, mostrando la sua fica rosea e semi aperta.Lo zoom va ancora in avanti, ingrandendo il dettaglio, mi sembra quasi di toccare il suo sesso caldo e umido, mentre mi auguro che l'autofocus della macchina abbia funzionato a dovere nonostante la scarsa luce del crepuscolo, perché i peli di fica sfocati non sono una bella cosa.Accidenti a me, un fotografo, anche se mancato, resta sempre un fotografo e, anche in questi frangenti, non riesce a non pensare alla tecnica fotografica.Ma non ha ancora finito, Marina lascia scendere la gonna e si gira di spalle, poi la tira su di nuovo, lentamente, fino a mostrarmi completamente il suo culetto.Io riprendo a scattare, mentre lei si china, con le gambe divaricate.Forse è il contrasto tra le calze scure che le coprono le cosce, e la carne bianca delle chiappe, che fa sembrare il suo culo più grande di come lo avevo valutato da vestita.Con le mani si divarica le chiappe per mostrarmi bene il buchino ed anche la fica, da un'altra inquadratura, poi lo spettacolo finisce, la ragazza torna dritta e la gonna scende nuovamente al suo posto come un sipario che cala, alla fine dello spettacolo, sul palcoscenico.Torniamo indietro e lei si comporta come se non fosse accaduto nulla di strano, mi chiede delle foto, tra quanto tempo potrà vederle, se mi deve dare un acconto, o basta quello che mi ha dato.Io non so che dire, sono ancora scombussolato per quello che è accaduto, ed il mio arnese, in erezione e piantato di traverso nelle mutande, mi rende difficile camminare spedito.Solo quando sono sulla via del ritorno, realizzo che Marina non mi ha dato alcun acconto, almeno se intendo sotto forma di denaro.Comincio a farmi l'idea che la consegna del mio servizio fotografico sarà un'esperienza singolare ed eccitante, specie per il pagamento.