1. Al bagno turco - con persone sconosciute. ma anche no


    Data: 08/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: IlBaroneRosso

    ... cazzo tutto bagnato del piacere di lei.
    
    Cercò di trattenersi, non voleva venire subito, Elisabetta invece voleva.
    
    - Vieni, dai, mi piace sentirti sborrare dentro, vieni porcone, vieni cazzone d’oro, vieni, godi dai, godi e fai godere anche me.
    
    - Ma non sei già venuta?- le chiese ansimando. Era già vicino all’orgasmo.
    
    - Con un torello come te, posso venire dieci volte, amore. Cazzo d’oro, ancora dai, spingi dai, spingi forte …
    
    Si stavano sciacquando, sotto la doccina; nell’ombra vedeva Andrea e la sua compagna che scopavano, lui seduto, lei in braccio a lui si alzava e si abbassava per prenderlo meglio.
    
    Che bella ginnastica, pensava.
    
    Da lontano la mano di Andrea gli stava facendo un gesto inequivocabile, vieni gli diceva.
    
    Lasciò perdere Elisabetta:
    
    - Scusa sai, magari ci vediamo dopo, c’è il mio amico che mi sta chiamando.
    
    - Vabbene, a dopo, ma ti aspetto, sai, me l’hai promesso. - E allontanandosi Elisabetta gli fece una carezza. Sul pisello.
    
    Si avvicinò ad Andrea.
    
    La sua donna, seduta su di lui, si alzava e si abbassava per farlo entrare bene e faceva versi di ...
    ... piacere.
    
    Senza sapere perché accostò il cazzo alla faccia di lei.
    
    Sembrava che non aspettasse altro. Girò la faccia e se lo ritrovò nella bocca di lei.
    
    Poi cambiarono posizione, sempre ad occhi chiusi, sempre senza guardarsi in faccia.
    
    Ora lei si era alzata, per prendere in bocca Andrea, ma teneva in mano il cazzo di Jacopo.
    
    E se l’era indirizzato per bene tra le gambe e dentro.
    
    Venne prima Andrea, poi la donna sconosciuta e infine Jacopo.
    
    Andarono in tre sotto la doccia e finalmente la guardò.
    
    Una bella signora, certo.
    
    Con un bel corpo, certo.
    
    Una fica d'oro, dolce, pastosa.
    
    Muscolosa anche, glielo strizzava, per goderselo lei, ma anche per far godere lui.
    
    Un po' di riposo, ma appena gli tornava in piedi, l'avrebbe scopata ancora.
    
    E voleva quasi dirglielo, ma guardandola capì che non ce n'era bisogno, anche la faccia di lei diceva la stessa cosa.
    
    Una faccia conosciuta, certo.
    
    Bella anche senza trucco e bagnata della doccia.
    
    Sorrideva, un bel sorriso. Di compiacimento. Ma anche di voglia,ancora.
    
    Assomigliava a sua madre.
    
    Anzi, era sua madre.
    
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