Una moglie infoiata - parte 2 di 3
Data: 08/04/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Honeymark
... proprio.
- Parlo di un’impresa edile. Vorrei aprirla qui a Rio e devo partire da zero. So che lavorate nell’edilizia. Sareste in grado di farlo?
Cambiarono immediatamente atteggiamento. Mi spiegarono che lei era amministrativa e lui un geometra. Come me alla fin dei conti. Più di me, perché era un geometra da cantiere. Stivali e canottiera.
- Ve la sentireste di mettere in piedi un’impresa edile per la mia società?
- Dipende da quanto ci darebbe.
- Il doppio. – Risposi. – Ma a patto che non facciate più sesso in pubblico.
Passammo due giornate presso notai, avvocati e commercialisti, versai il capitale per avviare la società e nominai loro due responsabili un po’ di tutto. Io avrei fatto il presidente, mentre il commercialista mi avrebbe fatto da controller.
Quella sera Marina venne a trovarmi in albergo.
- Ci abbiamo pensato e abbiamo deciso di ringraziarti così. Se mi accetti, vengo a letto con te.
La guardai lusingato.
- Non avevi detto che voi non…
- Infatti, mai fatto sesso per avere qualcosa. Ma oggi ci è sembrato che potrebbe essere il modo migliore per ringraziarti.
- E’ un regalo da parte di entrambi?
- Sì. – rispose.
- Allora di’a tuo marito di venire anche lui. Scoperemo in tre.
- Davvero?
Era entusiasta. Vennero a letto con me e da allora continuammo ad avere una relazione triangolare. Al centro però non c’era lei, la donna, ma io. Io ero il coccolato, lo sbocchinato, il baciato, il massaggiato… Tutto per me. La ...
... relazione fu sempre più profonda e duratura, anche quando ebbero i due figli (loro) e anche quando la società divenne importante. Con loro sempre più bravi. E sempre più innamorati di me.
Quando mi svegliai a bordo dell’aereo che stava per atterrare a Rio, mi ricordai quanto era piacevole che mi leccassero i piedi e il buco del culo. Gli piaceva rendermi felice. I gli piaceva che li inculassi. Entrambi.
Chissà se mia moglie sapeva davvero tutto questo.
Quando mi videro uscire mi vennero incontro e mi abbracciarono.
- Marco! Che bello averti con noi…!
In effetti non andavo spesso a Rio, perché le cose andavano avanti da sole, con un’organizzazione che avevamo messo in piedi che funzionava benissimo. Ma vedere Marina e Alvaro era sempre un momento di felicità. Era stato un incontro fortunato.
Alvaro prese il mio bagaglio a mano e Marina mi aprì la porta della limousine. Salutai l’autista, poi gli amici alzarono il separé, fonico e visivo. Alvaro venne da me e, tutto giulivo, mi slacciò i pantaloni e poi me li abbassò insieme alle mutande. Provai il piacere di sentire il culo sul velluto del divanetto dell’auto. L’uccello cominciò a muoversi, ma Alvaro non perse tempo. Si inginocchiò e cominciò a succhiarmelo come solo gli uomini sanno fare. Mi lasciai andare indietro, abbandonandomi alle loro attenzioni. Quando l’uccello fu pronto, si scansò e sua moglie si mise a cavalcioni su di me. Come sempre era venuta a prendermi senza indossare le mutandine. Una delizia. ...