1. Una moglie infoiata - parte 2 di 3


    Data: 08/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Honeymark

    ... Trovò subito il cazzo e se lo infilò gemendo. Io le portai le mani al culo e le toccai il buco come sempre.
    
    - Giochiamo con quello stasera?
    
    - Sì, amore. Dopo ci divertiamo come si deve… – Risposi, godendomi al tatto le sue natiche allargate che non proteggevano l’ano. – Però prima andiamo a cena dal Porcao, che non ho mangiato. Così vi dico perché sono venuto qui d’urgenza.
    
    - Problemi? – Chiese Alvaro.
    
    - Non di lavoro. – Risposi. – Ma ne parliamo a tavola.
    
    - Ho bisogno di un favore da parte tua. – Gli dissi mentre mangiavo picagna allo spiedo.
    
    - Dimmi tutto.
    
    Avevano imparato bene l’italiano e io un po’ di portoghese..
    
    - Sono venuto a chiederti di andare a letto con mia moglie.
    
    Gli andò di traverso il boccone, mentre Marina soffocò un piccolo sorriso malizioso.
    
    - Marco, scordatelo. Non farei mai una cosa del genere. Lo sai.
    
    - E perché, non ti piace Anna?
    
    Rischiò di soffocasi.
    
    - No, che dici! Tua moglie è bellissima, ma non ti farei mai un affronto del genere.
    
    - Ma checcazzo! Io ti posso chiavare la moglie e tu non puoi farti la mia?
    
    - La rispetto troppo.
    
    - Cazzo anche io rispetto la tua! Che c’entra?
    
    - Alvaro, lascialo parlare. – Intervenne sua moglie. – Se ha fatto un viaggio così lungo ci sarà una ragione.
    
    E così potei raccontare tutto.
    
    - Non me la sento, – disse dopo avermi ascoltato.
    
    - Smettila! – Intervenne ancora la moglie. – Credo che sia un favore che puoi permetterti di esaudire. E te lo dico io che sono ...
    ... tua moglie. Vai e montala, ma divertendoti, altrimenti saresti ridicolo… he he
    
    - Stai dicendo sul serio?
    
    - Sì, – insistetti io. – Sei la persona più adatta, anche se non sei l’unica.
    
    - Quando tutto sarà finito, mi odierai…
    
    - Scordatelo.- Anzi, adesso andiamo a casa, che mi avete fatto venir voglia di fare sesso.
    
    - Anche a me, – aggiunse Marina. – E dato che per almeno un mese non scoperai con me… è meglio che ti dai da fare per tutta la notte.
    
    Tutta la notte? Pensai, non c’è proprio requie. Per fortuna il più delle volte le donne ti dicono di no…
    
    Comunque fare sesso con loro era sempre fantastico. Avevamo raggiunto una raffinatezza tale da poter scrivere pagine di costume. Ci vedevamo poco, ma tra un incontro e l’altro progettavamo nuove possibilità. Era come se volessimo gareggiare a chi riusciva più a far godere di più l’altro.
    
    Arrivati a casa mia (la loro abitazione è più grande perché hanno i bambini ed è collegata alla mia con una porta blindata) ci facemmo una doccia e ci infilammo nel mio lettone.
    
    Entrambi mi leccarono prima i piedi, poi il culo, quindi il buco del culo e infine mi girarono e mi leccarono l’uccello. Questo era da sempre il loro modo migliore per farmi cancellare la stanchezza del viaggio. E difatti il mio pene divenne un cazzo quasi subito. Lo succhiò prima lui, poi lo fece lei, quindi si portò al cazzo con la figa e si sedette su di me infilandoselo. Una delizia, perché lei sapeva lavorarlo anche con la vagina.
    
    Quando le ...
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