Piccola Lolita
Data: 09/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: bacileo
Era strano tornare a casa. La casa della mia infanzia, della mia adolescenza, dei primi baci e delle prime scopate. La casa della mia famiglia, ma era ancora casa mia? Erano tre anni che tornavo solo per le feste, dopo che avevo accettato il posto da ricercatore a Dusseldorf. E anche prima, cinque anni di università, tornando a casa solo d'estate o poco più. Non era stato facile scegliere di tornare. Il posto di lavoro che mi avevano offerto era buono, ma ormai la Germania era diventata la mia vita, lì avevo i miei amici, la mia ragazza, avevo persino iniziato a pensare in tedesco.Tornare in Italia, però, mi allettava. Dentro di me avevo sempre saputo che la mia trasferta sarebbe stata solo temporanea. Come il mio rapporto con Katrina. Stavamo bene insieme, ridevamo, bevevamo, scopavamo. Ma c'era qualcosa di più? Non le avevo chiesto di seguirmi in Italia, e lei non si era offerta di farlo. L'avevo lasciata, e basta. Lei aveva pianto, quando le avevo dato la notizie, l'avevo abbracciata, avevamo fatto l'amore in maniera molto dolce, molto diversa dal solito, poi aveva pianto ancora e infine la mattina seguente le avevo detto addio. Non era stato facile... ma neanche così difficile come credevo.E così, rieccomi a casa. Tre ore di volo, due di automobile accanto a mio padre, che mi sembrava invecchiato di venti anni negli ultimi cinque, e a mia sorella che non la smetteva di tempestarmi di domande. Infine la vecchia villa di famiglia. Il giardino sempre be curato, la passione ...
... di mia madre. La mia camera da letto.Lì il tempo sembrava essersi fermato. C'erano gli stessi vecchi poster heavy metal di dieci anni prima, gli stessi libri, gli stessi cd. Probabilmente se mi fossi messo a cercare avrei ritrovato anche le vecchie riviste porno, nascoste nel solito posto. Ma ero stanco, il viaggio era stato faticoso. Senza perder tempo in esplorazioni cenai con la mia famiglia, risposi a mille domande e mi sorbii persino qualche minuto dell'orribile televisione italiana, prima di andare a letto.Quando la mattina mi svegliai, in casa non c'era nessuno. I miei genitori erano al lavoro, mia sorella non si sarebbe fatta vedere prima di mezzogiorno neanche se fosse arrivata la guerra, e io... beh, avevo molto tempo libero. Il lavoro sarebbe iniziato a settembre, ed era ancora luglio. Che fare? Esplorai la cucina ritrovando le solite merendine, i soliti biscotti. Feci colazione sorridendo. Davvero nulla era cambiato? Suonò il campanello.- Ma allora è vero che sei tornato! - Una bella ragazza sui diciotto anni mi saltò quasi addosso non appena aprii la porta. Indossava una maglietta viola e degli shorts di jeans. Aveva un sorriso contagioso che mi ricordava qualcuno, ma chi?- Scusami, non...- Non dirmi che non mi riconosci perchè mi incazzo! Guarda che non ci gioco più con te con le Winx! - Cazzo, ecco chi era...- Karen, certo che ti riconosco - mentii. - Scusa se non sono venuto a salutarti, ma quando sono tornato ieri sera ero stanchissimo, e anche ora mi sono ...