1. Piccola Lolita


    Data: 09/04/2018, Categorie: Etero Autore: bacileo

    ... un tuffo e l'altro mi disse che i suoi genitori sarebbero tornati solo alle 8 di sera e mi chiese qualsiasi cosa sulla Germania, sul lavoro che sarei andato a fare, sulla ragazza che avevo lasciato e su mille altre cose. Il mio sguardo tendeva a posarsi alternativamente sulle sue chiappe che sembravano inghiottire lo striminzito costume e sul piercing che adornava il suo ombelico.- Ti piace? - mi chiese maliziosa indicandolo mentre era seduta sul bordo della piscina. - Ho letto sul tuo blog che hai una passione per i piercing all'ombelico...- Leggi il mio blog?- Certo, mi tengo sempre informata sui vicini di casa che scappano all'estero...Arrivarono le quattro e non ce la facevo più a stare in acqua. Il sole mi uccideva, e io, abituato al clima tedesco, era ancora bianchissimo. Iniziavo a bruciarmi.- Hai bisogno di una bella crema solare! - mi disse Karen quando andai a rifugiarmi sotto l'ombrellone.- E dopo di un bel doposole. Devo ricordarmi che il sole italiano è ben diverso da quello tedesco...- Ci penso io. - E pochi istanti dopo tornò con la crema. - Dai, stenditi, che te la spalmo.- Ma dai, posso pensarci io.- Non ci pensare nemmeno, sei già mezzo bruciato. Stenditi che non te la passeresti bene, da solo.Obbedii. La crema fredda sulla schiena mi dette subito un bel brivido, il tocco delle mani di Karen poi fu anche meglio. Era molto delicata, percorreva ogni millimetro con cura, sulla schiena, sulle braccia, sulle gambe. Chiuse gli occhi e sospirai, rilassato.- Ora ...
    ... girati.Mi misi a pancia in su. Cominciò il massaggio dai piedi, sussurrando quanto quella parte fosse delicata e soggetta a bruciature. Continuò il massaggio a lungo, risalendo con estrema lentezza. Le mie palpebre si fecero pesanti ed entrai in una sorta di dormiveglia, mentre lo splendido massaggio continuava sulle cosce, sulla pancia, sulle braccia, sul petto...Riaprii gli occhi di scatto. Il massaggio si stava facendo troppo bello. Karen mi stava accarezzando da sopra il costume il pene eretto, che svettava come il palo di una tenda. Sorrideva.- Cosa stai facendo? - le chiesi.- Non si vede? Il massaggio! - si fermò per un'istante.- Non ti sembra... di esagerare?- Forse ho già esagerato. Guarda in che stato ti ho ridotto. - Infilò la mano sotto il mio costume e mi afferrò il pene. - Cazzo! E' grossissimo!- Karen, non... - mi tirò fuori il pene e cominciò una lenta sega.- Scusami, è colpa mia, il massaggio te l'ha fatto venire duro... fammi rimediare, ok?- Karen, tu hai diciotto anni, io ventinove.- Dai, è solo una sega. Non puoi mica rimanere così!Non me la sentivo di darle torto. Eppoi era tanto tempo che non facevo nulla, il mio pene non avrebbe preso bene un rifiuto... sospirai e chiusi gli occhi di nuovo, mentre la sega continuava. La sua manina era inesperta, ma la cosa mi eccitava.- Sai, mi ero immaginato che ce l'avessi grosso, ma non pensavo così...- Sono lieto che ti piaccia... - risposi ansimando.- E... a te piace il mio massaggio? Non sono tanto brava...- No, ...