Quel vecchio porco del cugino mauro e i suoi compari
Data: 09/04/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: LaCavalla
Io e mio marito siamo in auto, mi ha chiesto di accompagnarlo a far visita a suo cugino Mauro che vive in Australia da tanti anni e che, proprio in questo periodo, è tornato al paese d’origine.
Carlo, mi racconta alcuni aneddoti del passato relativi a quest’uomo. Mi dice che da ragazzo era un vero sciupafemmine, che era noto in tutta la zona per la sua “dotazione” e le sue maniere un po’ troppo forti con le donne.
Aveva sempre fatto l’allevatore di bovini e la sua fortuna pare sia stata proprio una femmina, una turista più grande di lui di età che, venuta in Italia in vacanza, si innamorò di lui e lo convinse a seguirla in Australia, dove gli aveva intestato proprietà, terreni e infine, alla morte della donna, avvenuta pochi anni dopo il loro matrimonio, era diventato proprietario di tutta l'azienda. Adesso Mauro è un cinquattottenne ricco possidente risposato con una donna di vent'anni meno di lui e da cui ha avuto due figli.
Raggiungemmo la masseria della famiglia di Mauro, trovando subito il cugino intento a giocare a carte con altre cinque persone tra parenti e amici. Mio marito venne accolto senza troppa enfasi, salvo poi accorgersi tutti della mia presenza e quindi cambiare subito il loro atteggiamento nei suoi riguardi. Tutti i presenti iniziarono a fare le feste a Carlo, sempre però guardando me, che ero vestita con un vestitino estivo rosso e leggero, indossato con sotto solo un perizoma stringato e senza reggiseno. Non era presente neanche un'altra ...
... donna.
Fummo fatti accomodare al tavolo con loro, smisero di giocare a carte e ci offrirono subito del formaggio con del vino. Non si poteva rifiutare, era scortese, Mauro poggiava le sue grosse mani sulle spalle di mio marito, gli tendeva il vino e il formaggio, con un po' di pane. Servì anche me, con meno rudezza, ma senza darmi modo di rifiutare. Mi squadrò intensamente e, non nascondo, che il suo sguardo, come quello di tutti i presenti, mi intimoriva ma, al tempo stesso, mi eccitava anche, ero l'unica femmina in mezzo a quel branco di maschi di mezza età.
Mauro si venne a sedere tra me e mio marito. Parlava con Carlo, ma si era appoggiato con un braccio sulla spalliera della mia sedia, quasi abbracciandomi e ogni tanto la sua mano mi toccava una spalla, o il collo e anche le sue gambe erano ingombranti, continuava a cercare il contatto e a sfiorare le mie cosce con il suo ginocchio.
Notai quanto fosse possente quell'uomo. Anni e anni di lavoro nella terra e con gli animali lo avevano forgiato, notai anche che tra le gambe doveva avere un bel cazzone, perché il rigonfiamento era indiscutibile.
Dopo una mezz’ora che eravamo seduti e bivaccavamo, Mauro disse che il vino stava finendo, anche se a me sembrava strano che in una masseria finisse il vino, allora chiese a uno dei cugini presenti di andare da un loro parente a prenderne dell’altro e, poi, chiese a Carlo di accompagnarlo con la nostra auto, visto che era quello che aveva bevuto di meno. Mio marito accennò ad un ...