1. Selvaggia


    Data: 12/04/2018, Categorie: Etero Autore: 4occhi

    ... se lo cambiò, lei non poteva crederci era di nuovo in tiro!! Lui la fece mettere a cavalcioni su di sé e la penetrò dolcemente, “Ride me please…”, se lo sentiva entrare inesorabile, deglutì…si mosse sul suo cazzo , le sembrava di impalarsi su qualcosa di troppo grosso ma via via la sua passera si abituò alla sua dimensione davvero ragguardevole. Lui la baciava, la guidava per i fianchi, la accarezzava, si coccolavano a vicenda dandosi dei colpi sempre più frenetici…evvai! Altro giro, altro orgasmo ma solo per lei che al culmine si piegò mordendogli una spalla…”Si, mordi please”…ma come cavolo parlava, era troppo buffo, sul più bello la faceva ridere. Lui la alzò e la mise carponi, l’acqua le arrivava alla faccia, ma si aprì per farsi prendere come voleva, da dietro. La prese per il sedere ed entrò brutalmente facendola sobbalzare, minchia! Era troppo bello, lui spingeva come un ossesso, la stava spaccando in due!! “Siiiiii!” Lo sentì godere , con un rantolo si staccò da lei, si tolse il preservativo e le sborrò sulla schiena. Lei senti ...
    ... il caldo del suo seme, e lo sentì rimettersi nell’acqua accanto a lei…si stesero, tranquilli e stranamente lei gli prese una mano. Non aveva mai desiderato stare con qualcuno, non che sentisse il bisogno di fermare la propria vita da girovaga ma il desiderio per quell’uomo era tangente, palpabile…”What’s your name?” , Lui sorridendo “Peter..but Io so tuo nome, Silvia” , lei si sedette con piglio interrogativo, “I know you…” così scoprì che erano ben tre giorni che la seguiva nei suoi pellegrinaggi, non poteva crederci! Si alzarono e rivestirono, continuarono a scherzare e insieme si avviarono verso la macchina di lei.
    
    Fu così che da quel giorno due anime viaggianti, erranti, iniziarono ad incontrarsi nei posti più disparati del globo terrestre. Si trattava di ritrovi fugaci, piccoli momenti, ritagli di tempo e spazio : negli alberghi, negli aereoporti , tra le dune, nelle foreste tropicali. Attimi sempre pieni di passione e sesso, non erano amici, erano l’uno lo zenit/nadir dell’altro, lo sarebbero sempre stati : liberi ma legati.
    
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