1. Desiderio 6 – disposte a tutto


    Data: 13/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Aleppe

    ... che continuava ad entrare ed uscire dalla sua fica, l’afferrò e lo pose sul buchetto posteriore. Dopo aver lubrificato un po’ l’ingresso, con una decisa mossa del bacino se lo infilò tutto nel culo, gettando me in una profonda goduria manifestato da un lungo sospiro.
    
    A questo nuovo sviluppo, l’ucraina rimase interdetta. Si capiva che il rapporto anale non era il suo forte, ma sapeva anche che se non avesse fatto altrettanto, il lavoro svolto finora sarebbe stato inutile. Carlo, da parte sua, cominciò a sogghignare godendosi l’attesa. “Forza, cosa aspetti, non ti piace prenderlo nel culo?” Le chiese allora Gianna, infilandole un dito in bocca e ruminandole dentro come a voler saggiare la di lei troiaggine. Lei allora si fece forza e, senza neppure lubrificarlo, prese il cazzo di Carlo e, mordendosi le labbra per impedire l’uscita di un grido di dolore, se lo schiaffò nell’ano. Adesso entrambi stavamo inculando le due candidate e la situazione sembrava essere di nuovo ad un punto di stallo quando, scusatemi, non riuscii più a trattenermi, venni e riempii di sborra il culo della cubana.
    
    La gara sembrava dunque conclusa senza ne vinti ne vincitori, quando mi venne in mente la performance descritta dal celere Henry Miller nel suo libro più osceno, avvicinai la testa all’orecchio della donna che mi aveva fatto godere, le sussurrai dolcemente la mia proposta e ritrassi la testa in attesa della risposta. “Eh va bene”, acconsentì lei. “Come, non ho capito …”, ribattei io ...
    ... sornione. “E va bene”, riprese lei alzando la voce in maniera che non si potesse dubitare che stavamo sentendo, “pisciami in culo, sarò il tuo cesso!”. Non me lo feci ripetere due volte, mi rilassai un attimo e lasciai che la vescica facesse il resto. Carlo, a questo nuovo sviluppo, non resistette e subito sborrò, riempendo anche lui il culo dell’ucraina. Si riprese però subito e con libidine guardò alla sua femmina. “Non ce la faccio, non me la sento proprio …” disse però quella, estraendo il cazzo ancora gocciolante di Carlo dal didietro. “Hai vinto tu, io abbandono. Complimenti”, quindi si rivestì, saluto tutti e uscì demoralizzata per la sconfitta subita.
    
    La cubana invece, una volta svuotata la mia vescica, si tappò il buco con un dito e chiese il permesso di andare in bagno per svuotarsi, cosa che le fu evidentemente permessa. “Allora il posto è il mio?” cinguettò tornando. “Certo, “ rispose Gianna, “anzi, dobbiamo brindare alla nuova assunta. E visto che non disprezzi il dorato liquido ti faremo fare una bella bevuta.” la prese allora per i capelli costringendola a mettersi in ginocchio, quindi lei, Carlo e mia moglie, le si posero attorno urinandole sul viso. “Bevi troia”, aggiunse Gianna, costringendola ad aprire la bocca con le dita. In ginocchio, con gli occhi chiusi e la bocca aperta, la pioggia dorata, riempita la cavità orale, traboccò e cominciò a scorrerle dapprima sulle guance, quindi lungo il collo e infine sulla camicetta, che attaccatasi al seno, mise in mostra ...