La visita medica!
Data: 14/04/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: sing72
Ricordo che tempo fa, per qualche problema(dovuto allo stress) iniziai a fare delle fisite cardiologiche annuali a Pisa.
L'ultima volta che andai, come sempre portai con me tutti i risultati precedenti, e una volta arrivato a Pisa andai a casa di un amico che mi diede la possibilità di potere essere ospitato per i due giorni necessari per i controlli.
Il giorno dopo, di buon mattino mi incamminai a piedi verso l'ospedale dove avrei dovuto essere visitato. Una volta arrivato, domandai del dottore che però non era ancora arrivato, e mi fu indicata una stanza d'attesa dove avrei potuto aspettarlo.
Dopo circa 10 minuti passati a leggere le solite riviste mediche, che non fanno altro che farti sallire l'ansia, arrivò l'assistente del dottore, che mi disse che nell'attesa del suo arrivo avremmo potuto iniziara a fare i primi esami, chiedendomi di seguirla.
Lei era una donna bassina, capelli a caschetto biondi, occhi chiari, e seppuer con il camice di sopra, si notava che aveva un seno prorompente.
Arrivati nella stanza per effettuare i primi esami, naturalmente mi chiese di togliermi la camicia, cosa che feci con superficialità e naturalezza, nello girarmi, però mi accorsi che lei mi guardava in un modo diverso, anche se non avrei mai pensato a chissà cosa!
MI fece stendere sul lettino, e iniziò a passarmi il contone per pulire le parti dove avrebbe dovuto applicare gli elettrodi per l'elettrocardiogramma, e li mi accorsi che lo sguardo di prima non fu casuale, ...
... nel passare il contone sul petto, lo fece passando anche una parte della mano, in modo da potermi sfiorare il corpo, in più quando si allungò per applicarli dalla'altra parte del petto, si strusciò con i suoi seni, poggiandoli completamente addosso a me! Non sapego cosa fare, ma per evitare malintesi feci finta di niente.
Finiti i controlli preliminari, e la visita dal medico che nel frattempo era arrivato, mi recai nella zona dove avrei dovuto pagare la visita, e mentre ero in fila, chi ti trovo, lei che passa nel corridoio, guardandomi e salutandomi, e facendomi vedere che stava andando fuori a fumare una sigaretta, indicandomi che mi avrebbe aspettato li.
Una volta pagato, uscito fuori mi avvicinai per salutarla e chiederle come si chimasse. Si chiamava Cecilia, e non perse tempo a farmi i complimenti, e naturalmente io a lei, oltre a chiedermi cosa avrei fatto la sera. Naturalmente non avevo nulla di organizzato, ed accettati con piacere l'invito, scambiandoci i numeri di telefono.
Nel pomeriggio la chiamai per indicarle dove avrebbe dovuto venire a prendermi, dato che l'unica motorizzata tra tutti e due era solo lei, e mentre eravamo al telefono, la sentivo lamentarsi senza capire il perchè. Alla mia domanda relativa ai suoi mungugni, mi risposte che era nel centro estetico, a farsi ancora più bella!
La sera arrivò, e lei anche, insieme ad una sua amica. Tutte e due su una citoren cabrio, lei bellissima, ben truccata, magliettina aderente che esaltava il suo ...