Una riflessione confidenziale
Data: 08/09/2017,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... per di più a un forestiero, per il semplice fatto che non potevo peraltro guardarlo negli occhi. In quell�attimo mi voltai appoggiando i gomiti sul cuscino e mi trovai faccia a faccia con un manifesto che zio Leandro teneva sulla parete sopra i cuscini. Io lo avevo sempre visto da sotto soltanto di sfuggita: era un ragazzo dipinto in divisa con il fucile in spalla che guarda sorridendo il mondo in modo affabile e bendisposto davanti a sé. In quel solerte momento fissai quegli occhi luminosi sul poster, mentre Mino dietro di me passava le dita inumidite sulla mia pelosissima fica, visto che ne spingeva delicatamente uno dentro e lo faceva ruotare un poco. Io in quel momento respirai a fondo, giacché sentii la punta del suo cazzo appoggiarsi e premere in ultimo modo deciso, mentre le sue mani mi tenevano per i fianchi tirandomi indietro, intanto che lì davanti a me il giovane soldato mi sosteneva con gli occhi accesi e con il sorriso limpido e aperto. Il dolore stavolta si diffuse improvviso, inatteso, dato che qualche goccia di sangue mi sfuggì sulle cosce, io mi sentii nitidamente e raffinatamente perforare, in seguito un paio di sferzate raggruppate all�avvio, progressivamente un esteso e febbrile affondo completarono l�opera di Mino.Mino si fermò per un po� dentro di me, poiché quelli furono i momenti migliori di quel pomeriggio di giugno, il dolore era ancora diffuso, diventato sopportabile, ma adesso captavo cogliendo qualcosa di difforme e di piacevole, perché mi stavo ...
... gradualmente abituando, visto che mi contraevo intorno a qualcosa di nuovo, di appena spuntato. Io sorrisi al ragazzo russo del poster che mi guardava partecipe e giulivo, cominciai ad abbandonarmi a quella sensazione nuova d�abbondanza e d�insolita pienezza, poi quando Mino si mosse inaspettatamente imprecò, in quanto lui stava già abbondantemente sborrando sopra la mia pelosissima fica. In quell�istante mi sentii finalmente bagnata con lo sperma che sparpagliato accarezzava in qualche modo alleviando e sedando la fresca ferita della mia accalorata fica appena violata. Mi sembrava che la letizia, il sorriso e la spensieratezza di quel poster che mi scrutava in modo fisso, fosse diventato piuttosto beffardo e nel contempo ironico, però a quel punto inevitabilmente gli sorrisi allusivamente anch�io ringraziandolo. In modo naturale sorrisi voltandomi anche verso il povero Mino, che lì presente mi guardava con gli occhi da cucciolo strapazzato, dal momento che mi sentivo così piccola, bastonata e dolorante, alla fine lo abbracciai e lo baciai per lungo tempo sotto gli occhi benevoli, indulgenti e protettivi di quel manifesto.Oggigiorno, invero, a distanza di anni, zio Leandro ricopre un autorevole mandato, sta festeggiando al presente quel ruolo in maniera prestigiosa ottenuta dal partito nel suo bell�attico appena acquistato con grandi sacrifici, io mi aggiro lì continuamente tra la gente che conversa di tasse, di pensioni, di locandine pronte e del futuro che verrà, cercando un ...