Generazioni a confronto - L'incidente
Data: 15/04/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: VicentinoGrey
... Seguitemi!» La sera seguente, Marco arrivò alla stazione con un paio di minuti di anticipo e le due donne arrivarono subito dopo. Durante il tragitto l’uomo diede alcune informazioni su come era organizzato il luogo destinato agli incontri delle escort con i danarosi clienti. Francesca non si sentiva affatto tranquilla, mentre Laura era molto più calma o, forse, mascherava molto meglio il suo nervosismo. Sbrigati i convenevoli, le due donne furono accompagnate in una camera matrimoniale dotate di bagno privato. La stanza era simile a tante camere di albergo, con l’unica eccezione di avere uno specchio molto ampio sulla parete opposta alla testiera del letto e un armadio con tre ante ugualmente riflettenti. Tre colpi bussati sommessamente alla porta le fecero trasalire e il loro cuore iniziò a battere forte. Laura aprì la porta e si trovò di fronte un uomo brizzolato in giacca e cravatta. «L’accoglienza corrisponde a quanto mi ha anticipato Gianni. Posso entrare? Così conosco anche l’altra ospite». La ragazza si spostò e lo fece entrare. «Buonasera» sussurrò Francesca, imbarazzatissima. «Buonasera a te, bella signora. Posso vedere le vostre carte di identità?» Le due donne si guardarono negli occhi e obbedirono. L’uomo le prese e le mise alla prova, chiedendo le date di nascita di ciascuna all’altra. «Pare che sia vero che siete madre e figlia. Spogliatevi, forza!» Laura non ebbe problemi a togliersi tutto e a restare con i soli slip. Francesca invece rimase in intimo nero. ...
... «Laura: spoglia tua madre» ordinò deciso l’uomo «e quando hai finito, togliti gli slip». La ragazza arrossì, ma sua madre ebbe un tuffo al cuore. Essere umiliata davanti a un estraneo e per opera della propria figlia era una prova veramente dura. Laura le sganciò il reggiseno e poi le fece scivolare gli slip lungo le gambe. Completò l’ordine ricevuto e rimase in piedi, nuda, in attesa della successiva richiesta. «Si vede che siete delle dilettanti. Bene, bene, bene. Forza, mettetevi in ginocchio entrambe e sbottonatemi i calzoni» Laura slacciò la cintura mentre sua madre aprì la patta e fece scendere i calzoni fino alle caviglie. L’uomo portava degli slip neri sotto cui premeva già un membro gonfio. Fu Laura che prese l’elastico e lo calò lentamente fin sotto lo scroto, facendo svettare il fallo già rigido. «Vediamo come ve la cavate con la bocca. Tu, piccola, voglio che mi succhi la cappella mentre tua madre si occuperà dei miei coglioni». Laura non ebbe esitazioni nel prendersi in bocca il sesso; Francesca fece invece un grosso respiro prima di leccare lo scroto peloso del cliente. «Ahhh…niente male. Soprattutto tu, troietta, ci sai fare con la bocca. Tua madre è più imbranata con la lingua, invece». Francesca si sentì morire, ma continuò. Il suo obiettivo era di non fornire motivi ai clienti per lamentarsi di lei e di farsi carico della maggior parte della vergogna, che in quel momento le sembrava ingiustamente gravare sulle giovani spalle della figlia minore. Afferrò la ...