1. Menatplay: federico


    Data: 15/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear, Fonte: Annunci69

    La notte non chiudo occhio!
    
    Hai scopato come un riccio, vi chiederete?
    
    Negativo! Mi sarebbe piaciuto da morire farmi inculare a raffica dal cazzone di Federico (che, tengo a precisare, non è il modello della famosa pubblicità, ma un sosia che gli somiglia moltissimo!) ma, come annunciato in chisura del capitolo precedente (chi non l’avesse letto, provveda subito!), ci attendeva una dura (!!) giornata di tavole rotonde, interventi più o meno interessanti e dibattiti di approfondimento.
    
    E allora perché non hai dormito, vi starete domandando stupiti!?
    
    Perché sfido chiunque di Voi a provare a farlo, quando il proprio compagno di letto, vi tiene il suo cazzo in tiro incollato alle chiappe!
    
    Ho provato un paio di volte ad afferrarglielo, massaggiarglielo (per indurirlo quel tanto che piace a me), puntarlo all’ingresso del mio pertugio e darmi da fare per spingerlo in avanti!
    
    Niente!
    
    “Non voglio…” rispondeva con la voce impastata.
    
    ‘Occazzo’ - pensavo incredulo: in bocca sì e nel culo no… - ‘In fondo è il mio buco che ti chiedo di sfondare: sono maggiorenne, vaccinato ed infoiato! So come gestire la situazione!”
    
    E invece (ripeto), niente! Quella zoccola che si premeva contro di me, serrandomi in una morsa d’acciaio, sapeva anche sin troppo bene come gira il mondo! Sapeva che appoggiandomelo a quel modo (insieme al morbido pelo che strofinava la mia schiena), avrebbe accresciuto a dismisura la mia voglia… Poiché l’effetto del trattamento riservatomi da ...
    ... Federico, fu proprio quello di garantire anche a me un uccello dolorosamente in erezione (e in sovrapproduzione di liquido prespermatico), per tutto il tempo che trascorremmo avvinghiati!!
    
    E potete giurarci, al momento opportuno, sarei stato pronto a qualunque cosa… Qualunque!!
    
    Ma ancora una volta il miracolo è al di là di venire.
    
    Anzi!
    
    Quando la sveglia suona puntualissima all’ora impostata, schizza fuori da letto come un grillo (neanche il bacio del buongiorno…) e si fionda sotto la doccia!
    
    Beh, almeno lo spettacolo di quel culo da favola che percorre alla velocità della luce, il breve tragitto dal nostro talamo al cesso (credo di sentirlo pisciare), nonostante il rincoglionimento mattutino e le palpebre pesanti, me lo godo: le chiappe sode, ricoperte da una fitta lanugine, cominciano a farmi tornare sulla terra.
    
    La porta del bagno lasciata socchiusa di default… Lo scroscio dell'acqua che esce dal soffione della doccia… Ed io che quatto quatto entro nel locale!
    
    Dietro la paratia del box in vetro satinato ne intravedo la sagoma: le sue mani stanno generosamente insaponando quel corpo statuario. Quel pelo nero come la pece. E stanno indugiando nella zona del pube. L’immagine sfocata che mi viene restituita è una mappa di zone ad alta intensità di nero e di rosa striate di bianco.
    
    Mi guardo l’uccello che ancora non ho toccato. Diomio quanto è duro (ecco da dove nasceva il fastidio che sentivo nella parti basse: la cappella che pulsa!!).
    
    “Allora – una voce ...
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