1. Menatplay: federico


    Data: 15/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear, Fonte: Annunci69

    ... poche passate di mano mie, per farci venire pressoché in contemporanea.
    
    Lui mi sborra nel culo, senza alcun ritegno: i grugniti soffocati di un orso che mi spinge ad appiattirmi ancora di più contro la parete (mi piacerebbe fargli notare che non sono un fantasma, e che non posso attraversarla… Ma data la situazione, direi che non è il caso), accompagnano la colata di lava che mi riempie come un bignè! Appena si sfila, ciò che non riesco a trattenere, mi cola lungo le gambe.
    
    Vengo anch’io (guai a chi si permette di ironizzare, aggiungendo ‘No, tu no’! Stiamo pur sempre parlando di una scopata da urlo, sebbene breve e concisa!): uno, due… Cinque fiotti, che mi paiono raggiungere altezze differenti sul muro che ho di fronte e che non vedo. Appena riapro gli occhi, ne ho la certezza: gli schizzi opalescenti scivolano sul marmo scuro disegnando cinque meduse… Abbasso lo sguardo ed il liquido che mi cola tra le gambe, si mischia agli ultimi rimasugli di schiuma formando un gorgo che precipita nello scarico.
    
    Ansimiamo. Poi torniamo a respirare.
    
    Mi gira. Lo guardo. Mi guarda. Le mani sui pettorali. Ci brillano gli occhi. Sorridiamo.
    
    “Cerchiamo di renderci presentabili…” mi dice allungandomi una pacca sul culo ed un bacio che mi trapana la gola fino alla trachea.
    
    Ancora docciaschiuma. Ancora frizioni di pelo e contropelo. Risciacquo. Asciugamano in vita e cominciano le operazioni di restauro.
    
    Ammiriamo nello specchio i nostri visi distesi e rilassati, mentre ci ...
    ... radiamo in maniera virile (tutti quegli ometti delle varie pubblicità di rasoi, ci fanno un baffo…) e ci massaggiamo un dopobarba gel con altre cremine e cremette...
    
    Per finire di asciugarci, pensiamo bene di far volare gli asciugamani a terra e di tuffarci nudi nel letto. Dove, naturalmente, cominciamo a rotolarci… E i cazzi a tornare in tiro…
    
    La porta si apre all’improvviso: entra il concierge. Avvampa davanti alla scena:
    
    “Mi… Mi… spiace – balbetta – Ho bussato, ma nessuno a risposto… E così sono entrato! Abbiamo provato a contattarvi, ma il telefono evidentemente è staccato…” guardiamo tutti e tre nella medesima direzione e ne abbiamo la conferma.
    
    “Non velevamo essere disturbati…”
    
    “Immagino…”
    
    “Dica!” lo aggredisce Federico, mentre si solleva al volo da me e comincia a vestirsi di tutto punto. Io non posso fare altro che imitarlo… Mentre il concierge procede a sistemare l’apparecchio staccato.
    
    “Volevo semplicemente informarvi – e smettila di guardarci di sottecchi mentre infiliamo mutande, camicia e completo gessato! O la mia erezione sarà fonte d’imbarazzo in quel del meeting – che il problema delle camere è stato risolto. A meno che…”
    
    “Le faremo sapere! – mi stupisce Federico – Ora, se permette, finiamo di prepararci: siamo enormemente in ritardo”.
    
    “Come i Signori desiderano” e girando sui tacchi, credo faccia ritorno al suo desk.
    
    “Dici che avrà intuito qualcosa?” mi chiede uscendo dall’ascensore.
    
    ‘Beh, vedi tu: beccarci nudi, in piena ...