1. Io non so parlar d'amore


    Data: 16/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: boreetoah

    ... distante poche centinaia di metri, e una volta dentro ti portai in camera. Dio, com’eri sbronzo! Ti sfilai la maglietta, tu ondeggiavi e dopo averti abbassato i jeans, ti feci sedere sul letto perché non cadessi. Mi misi in ginocchio tra le tue gambe per toglierti scarpe, calze e pantaloni, mentre ti prendevo in giro per le tue condizioni. Alzai il viso e incrociai il tuo sguardo, impaziente,risoluto e ardente. La tua mano dietro la mia nuca avvicinò le nostre fronti e fissandomi con quello sguardo parlasti.”Io ti amo, Sergio. Ti ho sempre amato.” Dicevi di amarmi. Io non capivo. Pensavo avessi bevuto troppo. Il mio respiro si spezzò, tu chiudesti gli occhi. Mi alzai e ti aiutai a coricarti coprendoti col lenzuolo. Mi avviai verso la porta, ma tu, con la voce impastata, mi chiamasti.”Sergio, resta con me, ti prego. Ti prego”. Percepii nelle tue parole un bisogno disperato. Al diavolo, eri il mio migliore amico. Tornai indietro, mi spogliai e, solo con i boxer, mi sdraiai accanto a te. Rimanesti immobile, forse per paura di rovinare quel momento, poi, come ad un segnale invisibile ti girasti sul fianco verso di me appoggiando il tuo viso sulla mia spalla. Col braccio sul mio petto, crollasti addormentato immediatamente, come se un senso di pace a lungo anelato ti avesse finalmente invaso. Il tuo respiro solleticava il mio capezzolo dandomi un piacere che non ho più dimenticato. Posai una mano sulla tua testa accarezzandola, ti baciai i capelli, “Buona notte, Mattia”. Stavo ...
    ... bene. Non pensai più ad altro.
    
    Mi svegliai con una piacevole sensazione di quiete. Aprii gli occhi e a poco a poco realizzai. Non eri al mio fianco. Girai lo sguardo e ti vidi seduto a qualche metro. Ti eri infilato la maglietta della sera prima e mi guardavi. Il viso pallido, gli occhi spalancati e pieni di timore come quelli della preda di fronte al cacciatore.” Ho detto qualcosa di sbagliato ieri sera” balbettasti. “Che dici, Mattia, non hai detto niente di sbagliato. Siamo amici!” “No. Tu non sei un amico per me. Non lo sei più da molto tempo.” Rimasi senza fiato. Cosa avrei potuto dirti? “Senti Mattia …”, “Io ti amo.” Quella frase, detta da sobrio, mi annichilì.”Vedi, non riesco più a nasconderlo. Non ce la faccio più. Non so da quanto tempo ti amo. Non riesco a ricordare la prima volta che il mio cuore ha accelerato il battito guardandoti. Eravamo ancora bambini, forse. Ma quand’è che un bambino capisce di essere innamorato? Quand’è che un bambino ha coscienza dell’amore? Io non lo so. So solo che non riesco a ricordare quando non ti ho amato.” “Mattia,io …” “Lo so. Non devi dire nulla. Non è colpa tua. Io sono quello sbagliato, il diverso …” “Mattia, smettila!” ti interruppi infuriato. Anche se mi avevi sconvolto, non ti avrei mai biasimato.”Mattia, tu sei il mio migliore amico,non hai detto niente di cui vergognarti, che c’è di sbagliato a voler bene a …” “Baciami”. Adesso ero preoccupato. Non ti avrei mai fatto del male, ma da lì a baciare un uomo, anche se era ...
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