1. Io non so parlar d'amore


    Data: 16/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: boreetoah

    ... l’uomo che significava di più nella mia vita,c’era una bella differenza. “Scusami”. Mentre lo dicevi, il tuo sguardo sofferente mi evitò. Cristo! Avevi bisogno di me, mi avevi chiesto solo una semplicissima cosa; un bacio, che cos’è un bacio quando ci si vuol bene. E io non volevo dartelo. Ma che razza di persona ero? “Vieni”. Te lo dissi facendoti segno di sederti sul bordo del letto. Lo sguardo che mi lanciasti non lo dimenticherò mai. Stupore, gioia, gratitudine. Amore. Ti muovesti lentamente, come se avessi paura di spaventarmi. Quando il tuo viso fu all’altezza del mio, ti avvicinasti fin quasi a toccare le mie labbra. Aspettavi il mio permesso? Temevi che mi tirassi indietro? Azzerai le distanze. Il contatto con le tue labbra mi sconvolse. Erano morbide! Le più morbide che avessi mai baciato. Sentii il tuo gemito soffocato, immediata mi partì una fitta al basso ventre. Ti separasti da me per darmi piccoli bacetti leggeri . Dolci e delicati. Umidi. Volevi di più. Con la lingua percorresti soavemente le mie labbra. Non so quanto durò, ma la tua tecnica era talmente squisita che, a un certo punto, sospirai e ti diedi la licenza di ispezionare la mia bocca. Fu un saccheggio. Nessuna donna mi aveva mai gratificato di una tale bramosia. Mi allontanai di colpo. Tu pensasti che era ora di smettere, ti avevo dato abbastanza e la mia espressione sconvolta ne era la prova. Ma avevi frainteso il mio turbamento. “Grazie, davvero, grazie” . I tuoi occhi erano così pieni di ...
    ... beatitudine, mentre ti alzavi … Ti presi per il braccio e ti feci sdraiare sul letto, mettendomi sopra di te tra le tue gambe. I nostri membri erano già così duri! Che sensazione sublime sentirti eccitato contro di me, per me. Ora eri tu a guardarmi sconcertato. Mi abbassai lentamente sulla tua bocca e mi diedi da fare affinché il mio bacio fosse altrettanto soddisfacente del tuo. Apprezzasti. Ma tu eri l’esperto, sapevi cosa fare di un uomo. Mi girasti sulla schiena e mi mettesti a conoscenza della tua raffinata arte di dare piacere. Cominciasti ad adorare il mio corpo. La tua lingua incontrò approfonditamente ogni mio centimetro di pelle. I baci sul mio viso, la punta della lingua che perlustrava le orecchie, i morsi sui lobi. Succhiasti le dita delle mie mani, assaggiasti l’afrore delle mie ascelle, mi lasciasti impertinenti succhiotti sul collo. Ti dedicasti a entrambi i miei capezzoli con imparziale avidità leccandoli e poppandoli come un bimbo. Ti perdesti a ricoprire di baci il mio addome mentre una mano accarezzava l’interno coscia. Mi sfilasti i boxer e senza dare soddisfazione al mio membro smanioso di attenzioni, scendesti fino ai piedi. Per equità succhiasti tutte le dita, aspirando i miei odori e godendo nel lapparmi le piante e i dorsi. Entrambe le gambe furono a stretto contatto con la tua bocca, mi baciasti i polpacci e l’incavo delle ginocchia arrivando a stuzzicarmi fino all’inguine senza mai sfiorarmi il pene. Mi facesti girare. Quei baci sulla nuca! Avevi trovato il ...
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