Nel lucore incerto del primo mattino - 1 - Racconti Erotici

Nel lucore incerto del primo mattino - 1

... momento: erano troppo limpidi i suoi occhi, limpidi e sinceri. L’unico cruccio che lo tormentò era se lo avesse aspettato o avesse preferito andarsene.

“No, per favore, - pregava dentro di sé – per favore, aspettami.”

Finito il turno di lavoro, si fermò nella solita rosticceria a prendere un po’ di roba da mangiare e corse a casa. Aveva il gelo nel cuore, quando frugò sotto il tappetino: la chiave non c’era. Alleluia! Bussò alla porta e un attimo dopo se la vide aprire dallo sconosciuto sorridente, la cui vista gli tolse un momento il respiro.

“Prego, signore, si accomodi pure”, gli disse scherzando, mentre si faceva da parte per farlo entrare.

Alberico continuava a fissarlo estasiato.

“Ho trovato questi, - fece l’altro, indicando i vestiti che indossava – spero che non ti dispiaccia.”

“No… - rispose d’impulso Alberico – ti stanno… sei un incanto…”, e diventò tutto rosso, quando l’altro sorrise, dandogli un pugnetto leggero sul petto.

“A proposito, mi chiamo Tommaso e grazie per avermi tirato fuori da quel pasticcio stamattina.”

“Alberico, lieto di conoscerti. Ma che ci facevi lì… sì insomma senza vestiti.”

Un’ombra velò lo sguardo di Tommaso che scosse leggermente la testa.

“Scusami. Non sono affari che mi riguardano.”

“Volevo prepararti qualcosa, - riprese Tommaso – ma ho pensato che magari ti seccava se mi mettevo a rovistare anche in cucina.”

“Nessun problema: ci ho pensato io. – disse Alberico, mostrandogli il sacchetto unto della rosticceria – Prepara la tavola, io faccio una doccia in fretta.”

Giunto sulla porta del bagno, si voltò:

“Grazie per avermi aspettato, - disse – avevo una gran paura che fossi andato via.”, e scomparve all’interno.

(continua)

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