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Autobiografie mediocri 1.
Data: 17/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: MercolediAddams
Era una calda ed umida serata di metà Luglio, e avvolti dal buio del parco, su una panchina un pò dismessa, io ed Eros sedevamo come sempre, a raccontarci le nostre avventure, o come amava definirle mia madre, le nostre sciocchezzuole adolescienziali, sotto lo sfondo musicale greve e delicato dei Joy Division. Preparavo con accurata dovizia uno spinello, avvolgendo la "mista" con delicatezza sulla cartina, mentre Eros distrattamente giocherellava con un filtrino, assorto nei suoi pensieri. -Sei piuttosto silenzioso stasera, tutto bene?-. Chiesi osservandolo. Un viso regolare, a tratti androgino, con una folta e liscia chioma nera, si girò ad osservarmi, gli occhi socchiusi e le labbra increspate a comporre un vago sorriso, o forse una malinconica rimembranza. - Sono profondamente turbato, in realtà.-. Mi passò con delicatezza il filtro. -Come mai?-. Chiesi delicatamente, mentre leccavo lentamente la colla della cartina. - Ieri ho vissuto una delle esperienze più strane di tutta la mia vita, un fatto che mi ha confuso, mi ha fatto riconsiderare ogni aspetto di me, un trauma a suo modo.-. Accesi lo spinello, diedi una prima boccata, pensoso e curioso di quale potesse essere questo evento così importante da averlo messo in quello stato di confusione. Eros prese lentamente la canna e con lentenzza incominciò ad aspirare, mentre sbuffi di denso fumo creavano immagini confuse nell'aria. - Ieri, sai che ti avevo detto che sarei andato a quella festa a casa ...
... di Sabrina, vero?-. -Certo.-. - Ci sono andato, e beh, lei era come sempre una specie di prosciutto vestito, insomma sai che nonostante la sua stazza le piacciano i vestiti attilati, però c'era alcool, abbiamo bevuto, poi c'erano alcuni ragazzi, amici di una sua amica, e abbiamo fumato, insomma per fartela breve, a fine serata ero completamente privo di sensi.-. - Si, Sabrina compensa spesso il suo aspetto da modella mancata con festicciole eccessive.-. Commentai, aspirando il fumo. - Abito piuttosto vicino a casa sua, quindi ho deciso di ritornare a casa a piedi, dato che nello stato in cui mi trovavo, se avessi preso il motorino, certamente mi sarei prenotato un funerale.-. Sorrise, e di rimando, sotto il pacato effetto dell'erba, anch'io. - Quindi, lasciato il motorino a casa sua, mi sono avviato sulla via, saranno state più o meno le tre, tre e mezza. Dovevi vedermi, camminavo vacillando da un lato all'altro della strada, praticamente non riuscivo a rimanere in equilibrio, e la cosa mi faceva ridere.-. -Onesto.-. Commentai. - Ad un certo punto mi sono trovato davanti all'incrocio, sai quello che con la strada a destra vai in quella zona industriale dove dicono ci sia il giro dei gay? Beh, ecco, mi sono sentito incuriosito, attratto, irrazionalmente dal andare a vedere.-. - Inquietante, non è proprio una zona sicura.-. Lui scosse la testa in segno di assenso, espirando una densa coltre di fumo. - Sarà stato il mischiare la Vodka alla Skunk, o aver ...