1. Autobiografie mediocri 1.


    Data: 17/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: MercolediAddams, Fonte: Annunci69

    Era una calda ed umida serata di metà Luglio, e avvolti dal buio del parco, su una panchina un pò dismessa, io ed Eros sedevamo come sempre, a raccontarci le nostre avventure, o come amava definirle mia madre, le nostre sciocchezzuole adolescienziali, sotto lo sfondo musicale greve e delicato dei Joy Division.
    
    Preparavo con accurata dovizia uno spinello, avvolgendo la "mista" con delicatezza sulla cartina, mentre Eros distrattamente giocherellava con un filtrino, assorto nei suoi pensieri.
    
    -Sei piuttosto silenzioso stasera, tutto bene?-. Chiesi osservandolo.
    
    Un viso regolare, a tratti androgino, con una folta e liscia chioma nera, si girò ad osservarmi, gli occhi socchiusi e le labbra increspate a comporre un vago sorriso, o forse una malinconica rimembranza.
    
    - Sono profondamente turbato, in realtà.-. Mi passò con delicatezza il filtro.
    
    -Come mai?-. Chiesi delicatamente, mentre leccavo lentamente la colla della cartina.
    
    - Ieri ho vissuto una delle esperienze più strane di tutta la mia vita, un fatto che mi ha confuso, mi ha fatto riconsiderare ogni aspetto di me, un trauma a suo modo.-. Accesi lo spinello, diedi una prima boccata, pensoso e curioso di quale potesse essere questo evento così importante da averlo messo in quello stato di confusione.
    
    Eros prese lentamente la canna e con lentenzza incominciò ad aspirare, mentre sbuffi di denso fumo creavano immagini confuse nell'aria.
    
    - Ieri, sai che ti avevo detto che sarei andato a quella festa a casa ...
    ... di Sabrina, vero?-.
    
    -Certo.-.
    
    - Ci sono andato, e beh, lei era come sempre una specie di prosciutto vestito, insomma sai che nonostante la sua stazza le piacciano i vestiti attilati, però c'era alcool, abbiamo bevuto, poi c'erano alcuni ragazzi, amici di una sua amica, e abbiamo fumato, insomma per fartela breve, a fine serata ero completamente privo di sensi.-.
    
    - Si, Sabrina compensa spesso il suo aspetto da modella mancata con festicciole eccessive.-. Commentai, aspirando il fumo.
    
    - Abito piuttosto vicino a casa sua, quindi ho deciso di ritornare a casa a piedi, dato che nello stato in cui mi trovavo, se avessi preso il motorino, certamente mi sarei prenotato un funerale.-. Sorrise, e di rimando, sotto il pacato effetto dell'erba, anch'io.
    
    - Quindi, lasciato il motorino a casa sua, mi sono avviato sulla via, saranno state più o meno le tre, tre e mezza. Dovevi vedermi, camminavo vacillando da un lato all'altro della strada, praticamente non riuscivo a rimanere in equilibrio, e la cosa mi faceva ridere.-.
    
    -Onesto.-. Commentai.
    
    - Ad un certo punto mi sono trovato davanti all'incrocio, sai quello che con la strada a destra vai in quella zona industriale dove dicono ci sia il giro dei gay? Beh, ecco, mi sono sentito incuriosito, attratto, irrazionalmente dal andare a vedere.-.
    
    - Inquietante, non è proprio una zona sicura.-. Lui scosse la testa in segno di assenso, espirando una densa coltre di fumo.
    
    - Sarà stato il mischiare la Vodka alla Skunk, o aver ...
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