I racconti di S. & S. - Un sensuale primo incontro
Data: 17/04/2018,
Categorie:
Lesbo
Autore: Zedtales, Fonte: EroticiRacconti
... panettone di cemento, non sapeva bene cosa pensare. Cosa aveva quella donna di dieci anni piú grande di lei per scombussolarla tanto? Simonne non aveva avuto molta fortuna nei rapporti (specie intimi) con gli uomini e le sue poche relazioni fino a quel momento erano state un disastro (soprattutto dal punto di vista sessuale, cosa che le era pure costata lo stigma di frigida) ma aveva sempre creduto di essere lei ad avere aspettative troppo alte e mai aveva pensato di poter essere attratta dalle donne. La sua massima esperienza saffica era costituita da un paio di porno a tema trovati su Internet quando era adoloscente (e davanti ai quali, ad onor del vero, si era anche sditalinata di brutto) ma nulla piú. E poi cosa avrebbe potuto trovarci uno schianto come Sheila in una 19enne ordinaria come lei? Tutta presa dai suoi pensieri, quasi non si accorse della mano di Sheila che la prendeva sottobraccio e la tirava a sé in un caloroso abbraccio. "Ciao Simonne, scusami per il ritardo, ci ho messo una vita ad asciugarmi i capelli" disse Sheila dandole un bacio sulla guancia. "N-non preoccuparti, sono io che sono arrivata in anticipo" rispose Simonne, squadrando estasiata la mora che le stava di fronte. Non era una mise elegante come quella della sera precedente, ma anche quell'abbigliamento informale non le stava affato male: una giacchetta di pelle nera dalle cui maniche faceva capolino il bianco di una camicetta, pantaloni blu scuro ed un paio di stivaletti di camoscio ai piedi, ...
... due grandi orecchini tondi d'argento ai lobi, giusto un filo di trucco agli occhi e l'immancabile treccia. C'era qualcosa che non le stava bene addosso? Simonne, con la sua felpa bianca, i jeans chiari e le scarpe da tennis, si sentiva, di nuovo, un po'misera. A mala pena riusciva a sostenere lo sguardo della ragazza che le stava davanti (non molto piú alta di lei anche con i tacchi bassi degli stivaletti). "Simonne? Tutto OK?" le chiese Sheila vedendo la sua espressione inebetita. "S-si, scusami. Stavo solo notando che... Insomma...Stai benissimo vestita cosí, ecco". "Ti ringrazio, sei molto gentile " le rispose Sheila con un largo sorriso "Allora, da che parte vogliamo andare?". Passeggiarono per circa tre ore ed ad ogni minuto che passava la tensione di Simonne si sciolse poco a poco, l'allegria e la spontaneitá di Sheila l'avevano contagiata; mentre camminavano, sempre tenendosi sottobraccio, avevano riso, scherzato, scambiato pareri e confidenze mentre ammiravano le vetrine del centro. Ad un certo punto, vicino ad una fermata della metropolitana, Sheila si fermó e la prese per mano. "Simonne, ti andrebbe di andare a prendere un caffé a casa mia? Da qui sono solo 3 fermate di metro". Intuendo i sottintesi di quella domanda, un senso di ansia tornó ad assalire a Simonne ed era sul punto di rifiutare ma la sua bocca sembró come ribellarsi al resto del corpo e rispose con un deciso "molto volentieri". Scesero le scalinate e, passati i tornelli, non dovettero aspettare molto ...