1. In nome del padre, del figlio e ......


    Data: 18/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Incesti Gay / Bisex Autore: rococo, Fonte: RaccontiMilu

    ... affondo. E godevo da morire nell�immaginare che, subito dopo, lui era corso in camera per farsi una delle più belle sborrate della sua giovane vita.Del resto, ho notato negli ultimi tempi che lo stesso Paolo ha cominciato a guardarmi con insistenza quando giro per casa solo coi boxer, esibendo le mie gambe muscolose ed il torace coperto da una selva di pelo nero. E, sapendo delle sue inclinazioni, più di una volta dopo la doccia non mi sono preoccupato di coprire il bassoventre, l�uccellone penzolante sui coglioni pelosi e grossi come palle da tennis. E tutte le volte mi sono trovato a chiedermi: �Che padre sono se nego al mio ragazzo la gioia di toccare, palpare e annusare quel corpo e quel cazzo che tanto desidera?�.Ma basta, non posso pensare a queste cose, è già da quando sono partito questa mattina alle 4.30 dalla Sicilia, col mio carico di frutta e verdura, che ho il cazzo duro che mi fa male, anche se l�ho sistemato lungo la coscia destra e sembra un tronco di legno coperto dalla ruvida stoffa blu dei jeans. Devo pensare a guidare, su questa maledetta autostrada, ma non riesco a distrarmi dal pensiero che mi perseguita. Immagino già, tra due-tre ore, di entrare in camera sua, di trovarlo già sveglio, che si rigira nel letto pensando proprio al mio rientro. E immagino di farla finita con le mie titubanze, di entrare nella sua stanza e di calarmi i jeans seduta stante e invitarlo a leccarmi il cazzo, i coglioni, le cosce pelose e di realizzare la prima serie dei suoi ...
    ... desideri, chiamiamoli così, orali. Ma quello è solo l�aperitivo, perché lui l�enorme mazza paterna la vuole in culo, e tocca a me accontentarlo, con l�amore che un padre deve al proprio figlio, cercando di farlo soffrire il meno possibile.Ancora 100 Km e sarò finalmente a casa: ho il cazzo sempre più duro, se non riesco a pensare ad altro finisce che dovrò tirarmelo. Adesso mi fermo al prossimo Autogrill, così vado a pisciare e respiro un po� d�aria fresca che mi farà bene, sono sicuro. Parcheggio il mio TIR rosso fuoco, scendo dal camion e mi avvio agli urinatoi, belli allineati. Tiro giù la zip e lo estraggo a fatica, tanto è si è indurito. E� così lungo che devo stare a una certa distanza dal pisciatoio per non farlo toccare. Mentre cerco di concentrarmi per pisciare, si avvicina un ragazzo, giovane, di un�età simile a quella di Paolo; mi si pone accanto e si tira fuori l�uccello, piccolo, roseo, al confronto del mio sembra una miniatura; ma non piscia, guarda invece il mio cazzo enorme ed eretto e sembra sbalordito.Io lo guardo sorridendo e gli faccio un cenno con la testa. Lui sembra d�accordo e mi segue nel camion, parcheggiato nell�angolo più lontano del parcheggio. Giunti in cabina non perde tempo e mi afferra la patta dei pantaloni, sembra affamato di sesso. Lo tira fuori e lo contempla estasiato, palpandomelo bene e scappellandolo completamente. Sento che sussurra:�Com�è grosso! Non ne avevo mai visto uno così�.Decido di farglielo succhiare un po�, ma non voglio ...