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Domini Canes.
Data: 19/04/2018, Categorie: pulp, Autore: Tibet
... poi? Continua figliola cara... -Padre... mi vergogno a continuare... -Fallo con fiducia... assieme potremo sconfiggerlo... -Mi costringe in ginocchio, mi fa posare il capo su questo cassettone e... si appresta a... -A prenderti... figlia mia? A possederti carnalmente?- -Si padre... lo sento cercarmi e lo sento entrare... dentro... fino in fondo... -E tu? Resti insensibile a questa violenza... oppure...? La donna alzò gli occhi a lui come a pregarlo di capire... -Mi ribello padre... davvero lo faccio con tutte le mie forze.. ma dopo un po' sento nascere una strana malia dentro me... e mi arrendo... e provo piacere. Non voglio... ma provo piacere... -Figliola... dimmi ancora... quanto dura questa possessione? E tu? Quante volte provi piacere? -Più e più volte... padre... lui non smette per buona parte della notte e provoca di conseguenza il mio piacere... quando mi lascia sono esausta... -Figliola... ora riposa... dormi serena. Io ti aiuterò... tornerò nel pomeriggio... Mentre ripercorreva la strada verso la canonica ripensò a cosa stava esaminando, un caso davvero particolare. In chiesa esercitò l’esercizio divino assieme al curato e poi gli chiese carta e penna, doveva scrivere al Vescovo di Nimes e informarlo dell'accaduto. La missiva doveva partire al più presto. Nel primo pomeriggio ritornò dalla vedova e si ritirarono nella stanza come nella mattina. La donna era riposata e mostrava tutti gli aspetti della sua straordinaria bellezza. Come la mattina si inginocchiò ...
... presso il frate seduto e iniziarono... -Cara figliola... sono lieto di trovarti in migliori condizioni... raccontami tutto con fiducia... tutto... Un lampo di paura passò veloce negli occhi della donna, fu un lampo ma il religioso lo notò. -Dimmi figliola... questo essere ha le sembianze del tuo defunto marito? -Si padre... è lui... lui in persona... -E... parla? E se parla... che dice? -I suoi versi sono grugniti... padre... solo prima di prendermi parla, mi offende pesantemente, mi tratta... da... donnaccia... dice che sono una prostituta... che l'ho dannato... che l'ho condannato all'inferno... -Ha una qualche ragione a dire questo? Lo hai tradito durante il vostro matrimonio...? -No... padre... assolutamente no! Neanche con il pensiero l'ho tradito... lo amavo molto... anche se... -Anche se? Figliola... continua... apriti... -Anche se... non condividevo la sua perenne ricerca del piacere. A volte era come un animale... mi prendeva continuamente... da vivo... e ora anche da morto... -Figliola... ora ho una domanda molto imbarazzante... ma ti prego di considerare chi sono... il tuo confessore... il tuo tramite con il cielo... -Si padre... -Ti sembra che questi atti di possessione siano reali? O li vivi solo nella tua mente? Hai una idea? Una certezza magari? -Non lo so... a me sembrano reali... sento lui che spinge per entrare nelle mie carni... lo sento sforzare e poi farsi largo... lo sento entrare e uscire... non lo so veramente... padre... -Ma noti altri segni? Il suo seme? ...