Gioco a Squadre: Prima la Figlia e poi la Madre (Secondo Tempo)
Data: 19/04/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Patrizia V.
... esempio, quella ragazza mi piace… A voi no? - A me, piace di sicuro – ammette Stefano, il più sicero. - Bene. Allora facciamo un gioco: vediamo chi di noi riesce a farla venire a sedere qui con noi. - Eh? - Piedi freddi? – li prendo in giro io. Ernesto si scuote per primo: dev’essere il più sicuro di sé… Lo guardo alzarsi e raggiungere Giulia. Ci prova. Lei scuote la testa gemtilmente e poi lo ignora. Ernesto rientra scornato. - Tocca a te – dice a Franco. Il tipo più studiato fa un altro buco nell’acqua. Stefano scuote la testa: è timido, e poi non gli va di fare figuracce. - Bene - sospiro io - immagino che tocchi a me… Vado. Faccio l’occhiolino a Giulia e le sorrido. Lei mi sorride e accetta un invito a ballare un lento… Faccio un gesto ai ragazzi seduti, che mi guardano allibiti, poi attiro la Giulia a me e le piazzo le mani sul culo in modo abbastanza plateale. Lei gorgheggia divertita, contenta di fare un po’ di sano esibizionismo. Quando il lento finisce, conduco la mia conquista al tavolo con gli altri. - Ho vinto – dico, sedendomi al posto di Franco e facendo segno a Ernesto di cedere il posto a Giulia – Sarà l’esperienza… - Oh, avevate fatto una scommessa su di me? – fa la Giulia, divertita. I maschi sono imbarazzati, ma io rispondo tranquilla: - Sì, non ti offendere: era più che altro per vedere chi aveva le palle di provarci con te. Lei sorride: - Nessuna offesa. Sono lusingata di piacere a tutti… O forse no, tu non ci hai provato. Il povero Stefano vorrebbe ...
... sprofondare: - No, certo che mi piaci. Però pensavo… - Ho capito, tu sei come il ragno che preferisce aspettare al centro della sua ragnatela, vero? – lo incoraggia Giulia, impietosita – Visto? Hai avuto ragione: io sono qui. Stefano s’illumina e le offre la vaschetta dei salatini. Lei sorride e accetta. Chiacchieriamo tutti e cinque per una mezz’oretta. Ogni tanto uno dei ragazzi invita una di noi a ballare mentre gli altri rimangono al tavolo. Sono gentili, abbastanza galanti, e sufficentemente carini. Giulia e io ci scambiamo un segnale di assenso. Dopo un po’, tocca a me fare la proposta della barca. Questa volta i maschi la macchina ce l’hanno, e possiamo procedere alla fase B. Guida Ernesto, e io mi metto al suo fianco, visto che sono quella con la barca e devo dirgli dove andare… Naturalmente dietro, la Giulia è seduta in mezzo e i due ragazzi cominciano ad allungare un po’ le mani. Beh, hanno venticinque anni, e fanno quello che dei maschi italici di venticinque anni devono fare con una ragazzina che chiaramente ci sta. Niente di che: strofinamenti, carezze, gridolini, palpatine un po’ sconce… Qualche sbaciucchiamento. Parcheggiamo e raggiungiamo la Serenissima. Faccio gli onori di casa, e Giulia fa finta di vedere la barca per la prima volta, facendo le fusa come una gatta nel salire a bordo. Scendiamo nel quadrato, buttiamo via i soprabiti, e io dopo aver messo un po’ di musica offro da bere per tutti. Le regole del gioco le avevamo decise fra noi prima ancora di ...