prime esperienze
Data: 08/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: superfeder, Fonte: RaccontiMilu
... camera da letto la feci stendere sul letto e le sfilai la gonna ammirando le sue belle gambe e rimanendo ipnotizzato dalle mutandine in coordinato con il reggiseno, qui il pizzo era quasi trasparente a causa degli umori che sgorgavano a causa dell�eccitazione raggiunta ed esaltavano il ciuffetto di peli scuri in parte bagnati�Non persi tempo e mi affrettai a togliere quell�ultimo indumento che impediva la perfetta visione della sua intimità.Lei rimase nuda stesa sul letto guardandomi mentre ero in piedi affianco a lei, si succhiava un dito per poi passarlo sulle labbra e sulle tette. Era giunto il momento di mostrarle il mio corpo nudo con molta lentezza iniziai a slacciare la cinta dei pantaloni e poi mi tolsi i jeans, le mutande non riuscivano a contenere il mio pene eccitato ed eretto nel suo massimo turgore dei suoi 26 cm, lei appena lo vide cambiò espressione del viso, da eccitato a terrorizzato, mi disse �cosa vorresti fare con quel coso???� io che ancora non avevo capito che non era intenzionata ad andare avanti negli approcci sessuali, gli risposi �in primo luogo prendere uno i questi� brandendo un preservativo �poi indossarlo e divertirci insieme facendoti giocare con lui�� e lei in preda al panico �ma tu sei matto quel coso e gigantesco sicuramente mi spaccherai la mia micina a stento ci entra un dito figurati quel coso� mettilo via , fare sesso con un mostro del genere scordatelo, la mia micina è vergine e sicuramente troppo grosso, ti saluto io vado a casa�� ...
... mentre prendeva le sue cose e si rivestiva velocemente e senza che me ne rendessi conto ero rimasto solo con il pene in semi erezione in piedi affianco al letto sconsolato, sconvolto dalla reazione ottenuta dalla visione del mio �fantastico pene� io mi aspettavo che rimanesse in adorazione del suo totem mentre lei era scappata in preda al panico.Il mio ego aveva ricevuto un colpo molto duro, il punto di forza del mio fisico almeno quello che credevo io, si era dimostrato il punto debole, anzi aveva generato il panico in Federica che mi aveva lasciato in asso.Pensai che forse il problema non fosse legato al mio pene, ma alla assoluta inesperienza di Federica.Decisi che non mi dovevo perdere d�animo sicuramente una ragazza con una maggiore esperienza avrebbe apprezzato il mio pene.Infatti qualche settimana più tardi iniziai a frequentare Marisa, una ragazza napoletana, molto più disinibita sicuramente non era vergine e questo mi faceva pensare che la reazione sarebbe stata diversa.Appuntamento a casa sua, i suoi genitori lavoravano in ospedale e spesso avevano i turni di notte, quindi casa libera per tutta la notte.Inconsciamente avevo paura a togliermi i pantaloni, lei se ne accorse e pensando che la mia ritrosia fosse legata alla mia scarsa dotazione tra le gambe, anche perché non era ancora duro. Lei lo massaggiava da sopra i pantaloni e mi disse �da quello che sento qui sotto non sei messo male, anzi qui c�è un bel mattarello� ma vediamolo dal vivo...� dopo questi apprezzamenti ...