1. Come mai prima


    Data: 20/04/2018, Categorie: Etero Autore: carloxxxbsx

    Ci incontravamo di solito in casa di nascosto, negli orari più disparati, cogliendo gli attimi lavorativi miei ma principalmente del suo lui.
    
    E questa clandestinità oramai tesa al limite, rischiando troppo ci aveva stancati.
    
    Allora le proposi di dedicarmi una mattina, mi disse si!
    
    La presi alle dieci e mi infilai velocemente in tangenziale.
    
    Correvo verso la provincia, pagai il casello ed imboccai il prima possibile l'asse mediano che tocca tutte le provincie a nord di Napoli.
    
    La conversazione in macchina non verteva su nulla di particolare, eravamo sospesi in un viaggio che aspettava solo di arrivare.
    
    Dopo 40 minuti eravamo a destinazione, avevo per giorni cercato un posto carino e lontano da tutto e tutti.
    
    Ed infatti avevo trovato un hotel con le stanze a tema nell'aversano, e conoscendo i tempi ed i luoghi del traffico, lo avevo raggiunto, volendo, anche subito.
    
    Arrivammo, parcheggiammo sul retro, alla reception mi feci riconoscere e salimmo in camera, era tutto prenotato. La stanza era molto carina, doccia con idromassaggio, letto a baldacchino, e una parete dipinta per creare atmosfera.
    
    Appena entrati la baciai per rompere il ghiaccio.
    
    Mi tese le mani al collo, ed io infilai le mie mani nei suoi capelli ricci e crespi color cremisi. Era un gioco abitudinario che mi piaceva molto fare, la conoscevo da molto tempo ma ci eravamo avvicinati da meno di un anno, dopo una vita in cui ci eravamo ignorati.
    
    Avevamo giocato insieme all'età di ...
    ... dieci anni, ed anche dopo, ma con l'avvento delle scuole superiori ci eravamo persi di vista. Ora eravamo lì da soli in albergo, pronti a donare all'altro il meglio di noi stessi.
    
    E con l'intento di non smettere.
    
    Avevamo scoperto via facebook che eravamo attratti l'uno dall'altra da sempre e che per pudore nessuno lo aveva mai ammesso. Ora dovevamo recuperare il tempo perduto.
    
    Ci spogliammo in fretta ognuno per suo conto.
    
    Ci infilammo nel letto, ardenti di iniziare, con le mani che correvano ovunque, Lei aveva un clitoride ipersensibile si poteva appena sfiorare, allora lasciai che prendesse il sopravvento, nella danza amorosa che le nostre membra portavano avanti.
    
    Iniziò, infatti, il pompino più dolce e lento che io ricordi, e la mia erezione fu subito forte, quindi la feci stendere su di me.
    
    Era uno stupendo 69, io lavoravo con la lingua dentro e fuori la sua vagina come una vera e propria penetrazione, a volte alternavo le dita dentro di lei, e lei, rispondeva con colpi di lingua lungo l'asta e profonde inserzioni del mio cazzo nella sua bocca.
    
    Ero stupito, mi aveva confessato che prima di me non gradiva effettuare rapporti orali passivi, e con chiunque l'avesse fatto era stata sotto pressione, aveva usato il termine: "sforzata", " mi sforzavo per non deludere, ma cercavo di farlo durare il meno possibile, oppure dicevo proprio che non mi andava!"
    
    Le avevo anche domandato perchè allora le veniva così naturale con me, e rispose che era una questione di ...
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