Il fratello di Franci
Data: 21/04/2018,
Categorie:
Lesbo
Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti
... la faccia?" "...ti amo..." "...ti amo..." Venne il mese di febbraio. Mia madre andò a fare visita a sua cugina che era l'esponente più importante della famiglia, in quanto la più ricca. Io venni costretto ad accompagnarla e ad ascoltare in silenzio la loro conversazione, subendo gli sguardi di rimprovero di mia madre quando le molle della sedia che occupavo cigolavano per una mia mossa. A un certo punto parlavano di una ragazza figlia di non so chi che aveva fatto il guaio. "Maria Francesca da questo punto di vista non mi ha mai dato problemi," diceva mia madre e avrebbe fatto meglio a tacere, "è ribelle, disordinata, chiassosa ma è sempre stata lontana dai ragazzi." "Lo credo bene. " commentò acida la cugina. Mia madre rimase interdetta. "Senti" riprese l'altra,"era da tempo che volevo dirtelo ma non sapevo come affrontare l'argomento ma visto che ci siamo...girano delle voci su tua figlia." "Che voci?" chiese una voce offesa. "Su certe amicizie particolari con ragazze." Mia madre faceva fatica ad afferrare il nocciolo della questione. La verità che la cugina cercava di rivelarle era tanto lontana dalla sua mente e dalla sua mentalità che non poteva metterla a fuoco. La cugina sferrò l'attacco finale. "Che cosa sai esattamente di questa nuova ragazza che avete in casa? Alcuni anni fa lavorava da un'amica di mia suocera e mi hanno detto..." A questo punto, data la mia presenza, parlò all'orecchio di mia madre che cambiò colore. Più tardi uscimmo. Mi stringeva la mano con ...
... forza, fino a farmi male. Si fermò all'improvviso. "Dimmi un pò hai mai visto tua sorella...baciare un'amica?" Non risposi nulla, spaventato, nonostante le sue insistenze. "Dove andate quando uscite? Dove ti porta? Rispondi, ti ha detto di stare zitto, eh? ma appena arriviamo a casa ti faccio vedere io che ti succede. Rispondi! Dove andate la domenica mattina?" Mi diede un ceffone che fece voltare, piena di indignazione, un'anziana signora che passava vicino. Cominciai a piangere. "Dove andate?" "Da Sandra." "Cosa fanno? Rispondi, cosa fanno?" "Non lo so, mi lasciano a giocare e loro vanno in camera da letto." Una furia mi trascinò quasi di peso fino a casa. Entrammo, salimmo le scale, io sempre costretto a seguirla, con il braccio dolorante per gli strattoni e i pizzichi che avevo ricevuto. Come fecero a non sentirci arrivare? Mia madre aveva i tacchi, il loro sbattere risuonava sul pavimento ma non si accorsero di niente, non avevano nemmeno chiuso a chiave la porta della stanza di Franci. Mia madre la spalancò e le vedemmo sul letto, nude, nella posizione che solo anni dopo avrei imparato essere quella del sessantanove. Erano così intente a leccarsi, a raggiungere il massimo del piacere che nemmeno allora si resero conto di quanto stava accadendo. E mia madre non so come fece a non morire vedendo quello spettacolo. Mia sorella rimase quasi impassibile mentre Sandra si alzò di colpo, cercando di coprirsi con qualcosa. "Signora, il bambino...lo mandi via, la prego." Mia madre ...