Al capanno
Data: 21/04/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: MaturoMi
... giovanotto era terrorizzato, si dimenava, implorava ma io lo tenevo ben stretto
Mi son seduto su una sedia e l’ho posizionato a 90 gradi col culo in alto e ho iniziato a colpire con l’asse di legno che avevo raccattato. Ogni colpo sul culo era un sussulto. Il giovanotto singhiozzava, implorava ma io slash, slash colpi sul culetto bianco e in breve si è arrossato. Intanto gli dicevo che questa era la giusta punizione per il suo atteggiamento “non è vero?” gli ho chiesto e lui a piagnucolare. Vedere questo bel culetto tondo sobbalzare sotto i mie colpi intanto mi aveva eccitato, un che di euforico mi aveva preso. “dimmi che questa punizione è meritata, ammettilo” gli ho detto e lui stava muto fra i singhiozzi. Dopo alcuni minuti il culo del giovanotto era rosso e lui mi implorava di smetterla e mi diceva che aveva capito e che la punizione era meritata.
Mentre diceva queste cose ho notato che il suo cazzo, che strusciava sulle mie ginocchia, era tornato duro, duro come una roccia. Un po’ mi sono intenerito, in effetti il culetto era veramente rosso fuoco. Allora gli ho detto “ok basta, hai avuto la tua punizione” e l’ho fatto stendere a culo all’aria sul letto. “che mi vuoi fare ora?” mi chiedeva il giovinotto fra singhiozzi e lacrime. “Niente , rilassati" gli ho detto” ti medico un po’ questo culo martoriato". E sono andato a prendere qualcosa adatto allo scopo, preso dalla cassetta di medicinali di emergenza che tenevo nel capanno.
Il giovanotto si era un po’ ...
... tranquillizzato, ed io ho iniziato a medicare il suo culetto, dolcemente e con attenzione. Ciononostante, qualche piccolo sussulto di dolore di tanto in tanto.
Dopo essersi introdotto nel mio capanno, il giovanotto aveva avuto la sua giusta punizione. Sculacciate e colpi di asse di legno sul culo bianco. Era stato giusto così, pure lui ne era convinto. Ora dopo le implorazioni, i pianti e lo stress prodotto dal vedersi sculacciato a lungo, il giovanotto era più tranquillo. Era nudo a pancia ingiù sul mio letto, la testa nascosta nel cuscino. Ancora qualche piccolo sussulto di dolore di tanto in tanto. Ma era tranquillo.
Anche in me la rabbia si era dissolta e il ragazzo ora mi faceva tenerezza. Aveva un culetto non grande, ben proporzionato, tondo, bello sodo. Sulla carnagione bianca spiccavano le 2 melette del culo, color rosso fuoco. Mi sono posizionato sopra di lui, a gambe larghe e gli massaggiavo ora le spalle e poi, pian piano, anche la schiena. Urtando leggermente il suo culetto aveva dato un gridolino di dolore, ma mi ero subito scusato e l’avevo rassicurato. Ogni tanto gli sussurravo all’orecchio “calmo, ora ti massaggio, ti medico il culo e starai benone” . E lui “ti prego ,non farmi più del male mi diceva” Ma come potevo pensare a fargli ancora del male, era lì indifeso, ancora con qualche sussulto di pianto, ma si lasciava massaggiare con dolcezza.
Ho medicato le due mele del culetto, prima una poi l’altra. Molto lentamente e molto dolcemente. Ho notato che ...