Al capanno - Racconti Erotici

Al capanno

... giovanotto avevo un trasporto che non avevo mai avuto. Ho incominciato a incularlo forsennatamente a pecorina. Affondavo il cazzo sino in fondo con gran piacere. Senza contare che il rumore slang slang delle mie palle su quel bel culo rosso di sculacciate di eccitava da morire. Mentre lo cavalcavo, il ragazzo di incitava e ad un certo punto mi ha pure detto “si inculami e sculacciami, lo voglio, ti prego” . E’ stata l’apoteosi lo cavalcavo e gli sculacciavo il culo rosso, era il massimo.

Volevo che venisse pure lui: allora mentre procedevo a cavalcarlo ho messo la mia mano sinistra nella sua bocca e quando è stata tutta umida ho preso a massaggiargli il cazzo. Col mio cazzo lo inculavo, con la destra lo sculacciavo, con la sinistra lo smanettavo. E’ svenuto con un urlo e ha schizzato un litro di sperma sulla mia mano. Subito dopo son venuto pure io.

Ho svuotato il preservativo su di lui e abbiamo mescolato il nostro sperma sul suo torace. Poi ci siamo abbracciati e siamo rimasti un tempo interminabile così, uno nelle braccia dell’altro, lui quasi accucciato su di me.

Gli ho detto “non so neppure come ti chiami” e lui “sono il tuo nipote preferito, quello che ha bisogno di essere punito”. Ci siamo addormentati. Io son crollato come un sasso e al mio risveglio non c’era più.

Un momento di tristezza, pensavo di averlo perso per sempre, beh mi sbagliavo.

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