1. Le feste a casa di alda


    Data: 21/04/2018, Categorie: Lesbo Autore: _lucrezia_, Fonte: Annunci69

    ... quindi... Oooh!
    
    Rimane Giovanna che porta i leggings e che ovviamente al momento non può togliere e poi io so che sotto ha uno splendido perizoma nero, ma non ha il reggiseno questo lo so e quindi si alza il maglioncino scoprendo un seno, caldo, tondo e invitante, ti vedo perdere un colpo, vedo il tuo sguardo avido e lascivo, le tue labbra vorrebbero impadronirsi del capezzolo per succhiarlo ma ti trattieni e passi ripetutamente la mano tra i tuoi seni toccandoti, poi infili decisa la mano sotto la tuta e attraverso la stoffa vedo le tue dita arpionare un capezzolo, io mi mordo un labbro cadendo in un oblio melenso di voglie, sospiro forte dal naso e vorrei toccarmi anch'io ma mi ricompongo all'istante vedendo arrivare il capotreno.
    
    Fortunatamente Giovanna aveva già lasciato ricadere il maglione da tempo ma non tu, tu non hai chiuso la giacca della tuta anzi con indifferenza ostenti il tuo corpo, sicché le falde della tuta nascondono sì le tue nudità ma la lampo è ben scesa sotto il seno, anzi è quasi all'altezza dell'ombelico ma te ne freghi, anzi, ti chini per prendere il tuo biglietto ostentano indifferenza all'occhio avido del bigliettaio.
    
    Io guardo la scena e mi riprende la stessa languidezza di prima, lascio fare a Giovanna che tiene i biglietti e li porge al tipo, io lo guardo come da dietro ad un vetro, lui invece ben conscio del tuo seno non si perde un solo movimento e con lentezza esasperante fora la carta, poi ci restituisce i biglietti e poi non ...
    ... sapendo in quale altro modo indugiare ci dice che manca ancora un'ora alla stazione di Uscio.
    
    A questo punto tu con fare stizzoso tiri su la lampo e lui finalmente capisce che deve andare a fare il suo lavoro altrove e noi prima sorridiamo e infine ridiamo dell'accaduto; l'ora passa tra innocenti giochi e malizie tutte femminili oltre a risate da sguaiati scaricatori di porto, insomma quando arriviamo a destinazione siamo eccitate più che mai, io potrei dire che colo dalla figa per quanto sono su di giri, tu hai di nuovo slacciata la tuta ma ora nell'aria gelida la richiudi nel mugugno di disaprovazione mio e di Giovanna, insomma c'è proprio un'aria goliardica.
    
    Ci incamminiamo verso la tua casa, ci dici che è vicina al paese e che sta tra la stazione e quest'ultimo, noi ti seguiamo, prese per mano come scolarette seguiamo il tuo culo ondeggiante, ovviamente te ne approfitti e cominci ad ancheggiare esageratamente, noi ridiamo, però ci piace.
    
    Qualche sporadica auto che passa per la statale ci suona il clacson e niente più, Giovanna dice che potremmo metterti in vendita, dopotutto guadagneremmo pure qualche cosa, io dico che hai un culo da monumento ai caduti di tutte le guerre a letto e ridiamo su alla battuta scema; poi allungo una mano e ti tiro giù la tuta, tu sei divertita e per nulla offesa, sotto non hai slip e quindi ostenti il tuo culo nudo al lato della strada che in quel momento è deserta, fai qualche passo e poi ti giri tirandoti su la tuta e ci chiedi se lo ...