1. L'Organizzazione (Capitolo 9)


    Data: 23/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Ipsedixit, Fonte: EroticiRacconti

    I ritmi frenetici dell’addestramento producevano nelle prigioniere un considerevole affaticamento fisico e psicologico. Dispendio di energie, costante stimolazione sessuale, umiliazioni; Valeria e le altre prigioniere potevano vivere solo il presente. Intuito come quel trattamento mettesse in pericolo la propria identità, Valeria decise d’impegnare parte delle ore di sonno a pensare e riflettere, a ricordare il passato ed a progettare un futuro. Nonostante la stanchezza si sforzava di restar sveglia, agevolata in questo dal disagio che le provocava essere nuda ed incatenata con polsi e caviglie ai vertici del letto e dal fatto che luci venissero solo abbassate, anziché spente completamente. Il primo suo pensiero era sempre lo stesso, cioè tentare di recuperare la memoria. Cos’era accaduto nelle ore precedenti al suo risveglio dentro la cassa, perché era li, perché proprio lei? Si domandava se qualcuno la stesse cercando, o se magari fossero tutti tranquilli. Forse Andrea c’entrava qualcosa con il suo rapimento, e poteva aver dato una spiegazione plausibile, così nessuno la cercava. Un pensiero angosciante, che la faceva sentire sola e depressa. S’imponeva allora di concentrarsi sulla giornata appena trascorsa e ne ripercorreva tutti gli eventi, analizzando ogni minimo dettaglio. Sperava che le consentisse d’individuare elementi utili alla fuga, od almeno, che potessero servirle per comunicare con il mondo esterno e chiedere aiuto. Nonostante gli elogi ricevuti dal ...
    ... “superiore”, quella visita aveva provocato inquietudine in Frau Helga. Temeva che il vero scopo fosse stato quello di verificare se fosse all’altezza di gestire il castello, di addestrare in modo opportuno le prigioniere secondo il protocollo e di organizzare l’asta delle schiave. Un’imperfezione e l’avrebbero declassata a pedina fra le altre, ne era consapevole, ma se dalla vendita all’incanto si fosse ricavata una somma largamente inferiore a quella da lei stimata nel report, anche per una sola delle schiave, le conseguenze sarebbero diventate disastrose. Ne andava della sua incolumità; ecco perché l’addestramento di ogni ragazza doveva essere perfetto. Dall’ufficio, seduta sulla sua poltrona dirigenziale in pelle, iniziò a sorvegliare le ragazze personalmente, anche la notte. Attraverso il monitor scrutava la camerata ed un joistick le permetteva di puntare la telecamera su ognuna di loro, zoomando per cogliere ogni minimo dettaglio. Tutto appariva normale, a parte l’ultima arrivata, che muoveva il capo e le palpebre in modo leggermente diverso dalle altre. Un occhio impreparato non si sarebbe soffermato su quel dettaglio, ma le qualifiche professionali di Frau Helga la insospettirono, e la spinsero ad approfondire. Fece arrivare al castello sei apparecchi per elettroencefalogramma che furono applicati alle ragazze durante la notte. Verificando l’andamento delle onde cerebrali, il tracciato di Valeria mostrò un'intensa attività, diventando identico a quello delle altre solo dopo ...
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