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Tristan e katrin
Data: 09/09/2017, Categorie: Trans Autore: porcupine, Fonte: Annunci69
I Tristan si guardò allo specchio. Il suo petto depilato, possente e dai muscoli pettorali scolpiti come una statua greca. Gli slip contenevano un pube di notevole dimensioni. Cosce sode. Si sentì soddisfatto del suo fisico. Certo, le donne non gli erano mai mancate sin dall'adolescenza. Era conteso anche adeso che aveva da poso passato la trentina. Portò la mano sugli slip e con l'indice seguì il profilo del suo membro. Poi, scese giù l'intimo liberando un randello di notevoli dimensioni. Era floscio e si appoggiava stancamente, quasi incurante, sui testicoli. Lui prese a stuzzicarlo una vena di pallida eccitazione. Continuò sino a che divenne duro come pietra. Alzò lo sguardo verso lo specchio. La sua immagine riflessa era sinonimo di potenza con l'arnese che puntava dritto davanti a sè, pronto ad un combattimento cono un invisibile nemico. Il glande era enorme e rosso fuoco. Le labbra del minuscolo prepuzio semi aperte. Prese a segarsi ben sapendo che non avrebbe portato sino in fondo l'inizio della masturbazione. Lo voleva solo sentire duro nelle sue mani. Percepire la potenza del giovane maschio, dell'ancora giovane maschio. Nella mano che lenta scorreva lungo l'asta nodosa e lunga, il glande veniva fuori a tratti. Sentìva l'eccitazione salire sempre di più dentro di sè. Adesso aveva proprio voglia di sesso. II Aveva scoperto da bambino di essere una femmina ingabbiata nel corpo di un uomo. A quattordici anni, indossava di nascosto l'intimo della sorella e ...
... provava un'eccitazione pazzesca nell'immaginare le mani di un maschio grandi e possenti che s'affaccendavano sul suo corpo scoprendone i segreti negli anfratti più nascosti. Un giorno, non potendo trattenere più la sua sessualità nascosta, s'infilo in un cinema porno. Gli fu molto facile trovare un maschio. I suoi sogni si trasformarono rapidamente in realtà e si sentì appagata. Il cazzo che le profanò per la prima volta la bocca non era molto grande, ma aveva una cappella enorme. Non aveva mai visto prima così da vicino un pene. Quello era già in tiro sul punto di esplodere già eccitato dalle scene del film. Quasi neanche il tempo di prenderlo in bocca che esplose in un fiume di sperma. Il tempo sufficiente a Mark di capire che era un errore della natura. Oggi per tutti è Katrin. Gli estrogeni hanno fatto un buon lavoro. Il suo seno è piccolo e sodo. I fianchi stretti. Si guarda allo specchio, è nuda. I capezzoli sono turgidi. I capelli biondi e lunghi contornano il suo viso delicato dagli zigomi sporgenti. Tra le gambe un piccolo pene. Lei si lo tocca immaginando di stuzzicare il clitoride di una vagina che non c'è. L'effetto è però lo stesso. Un fuoco che arde dentro di lei e vuole un cazzo da assaporare ora, adesso, subito. III Katrin abita nel centro della città in un condominio che è una sorta dia alveare. Il suo appartamento è piccolo ma sufficiente per le sue esigenze. Ora si muove nuda, i piccoli seni danzano sfidando la gravità. E' sempre più eccitata e sa quel ...