Alma e i suoi uomini
Data: 09/09/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Bollentispiriti
... cerca di fecondazione. Ma la barriera del cerotto contraccettivo mi avrebbe preservato da inopportune sorprese, collaborato dalla suppostina spermicida infilata nel posto giusto. Bevevo quel liquido magico con tutto il mio corpo, mentre dilagava, penetrando in ogni spazio uterino, impregnando cartillagini, vene o arterie che fossero. Mi sentivo come un vescicone di siero. E più se ne versava, più ne contenevo e più ne volevo. L'irrefrenabile eretismo cardio-vascolare mi assordava, battendo alle tempie la marcia d'amore. Ascoltavo il cuore pompare il sangue che affluiva al cervello e da questi si riversava in tutto il corpo, rimestando tutto l'organismo. Ero senza fiato, senza parole. Mi aggrappavo disperatamente alla roccia che il liquido elemento voleva strapparmi brutalmente dalle mani. Io mi reggevo e reggevo lui, che mi si abbandonava fra le braccia a corpo morto. Non sussultava più, non accennava a muoversi, neanche respirava. Finché non dette una forte inspirazione riattivando i suoi circuiti vitali. Si dispose di lato, completamente fuori conoscenza. Io lo guardavo commossa della sua dedizione che giungeva a farmi sacrificio della vita, anche se non era vero, ma così immaginai. Avrei voluto spronarlo e cavalcarlo ancora, ma ebbi pietà dello stato in cui l'avevo ridotto. Mi limitai ad osservarle il suo skyline ormai ribassato e continuai a fantasticare. Ah, caro Diario, che sacrifici richiede la vita! Cap 8 Preparativi Caro Diario, mio marito è arrivato al trentesimo ...
... giorno di depilazione. No, non è che è rimasto per trenta giorni a farsi strappare i peli come un pollo. È solo che ne sono trascorsi trenta dall'inizio del trattamento. I risultati sono evidenti nelle zone trattate, che sono molte. Quindici giorni fa vnne da me tutto gongolante. "Guarda come sono messo!" e, contento, si è scoperto il petto "Tocca, tocca!". Ho allungato la mano per passarla sulle mammelle e sui capezzoli. L'ho ritirata piacevolmente sorpresa. "Eccezionale!" ero stupita "È una pelle morbidissima, da donna, direi...!" "Hai visto, hai visto! E fino alla fine vedrai ancora...!" mi sorrise "Ora devo sottopormi al trattamento delle spalle e dell'inguine." e mi fece vedere la folta vegetazione che scuriva il dorso, mentre s'abbassava le mutande per orripilarmi, è il caso di dire, con la visione del contrasto con la selva oscura che coronava il pene. "Mi sembri un'arpia, col seno di donna e il resto coperto di penne." risi. "Ridi, ridi! Vedrai alla fine... se non sarò attraente come te." sorrisi in maniera più contenuta e lo baciai sulla bocca:"La mia femminella!" lo lasciai dando un'occhiata di sfuggita all'uccello che aveva sollevato il capino al richiamo. "Mi raccomando, non farti vedere stasera, ché verrà di nuovo Teo." Erano venti giorni che Teo mi curava col suo "mioduro". Non ogni giorno, ma almeno un giorno sì e uno no, per dargli un po' di riposo ogni tanto. Quando stavo con lui mi sembrava di cavalcare un mustang a pelo. Urlavo come un'indiana assatanata sul ...