Alma e i suoi uomini
Data: 09/09/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Bollentispiriti, Fonte: EroticiRacconti
Alma e i suoi uomini Caro Diario, la penna mi è pesante. Non so se avrò il coraggio di continuare a scrivere. Quando decisi di riempire le tue pagine, ormai è molto tempo fa, intendevo soltanto annotare le mie impressioni, registrare sdolcinate elucubrazioni che mi saltavano per la mente. Mai avrei immaginato che potessi confessare quello che mi accingo a svelarti della mia vita privata. Sai che mio marito non è più quello di una volta. Mi sono lamentata con te del suo modo di concepire l’amore. Prima della svolta, sembrava assorbito da un sano, stimolante desiderio che gestivo al meglio. I suoi occhi iniettati da bestiale voglia di concupiscenza mi spaventavano, ma mi stuzzicavano, contribuendo ad esaltare la mia sessualità. Tutt’al più, quando non mi andava, fingevo di non accorgermene e tutto finiva lì. Tempo fa, di prima mattina, appena uscita dal bagno (tu sai che mi piace assaporare la tiepida doccia d’inizio giornata e bearmi della fragranza del talco con un massaggio diffuso, palpato su ogni millimetro di pelle), nuda, se si esclude l’asciugamano appena poggiato sul seno, entrai, come al solito, in camera da letto dove mio marito ciondolava in mutande alla ricerca delle sue carabattole. Ad occhi bassi, canticchiando, raggiunsi il letto. Abbandonato l’esiguo capo che mi ricopriva, mi girai verso il comò aprendo le braccia per estrarre dal cassetto della biancheria intima, pregustandone la fragranza di fresco pulito. Naturalmente le mammelle, libere della costrizione ...
... precedente, danzarono morbidamente nell’aria, il busto leggermente chinato, mentre le natiche ondulavano nel passo in avanti che mossi. In quell’istante, colsi, nello specchio, uno sguardo che attentava alle mia integrità. I suoi occhi erano torvi di desiderio. Notai il gonfiore del pacco genitale. Ammetto di essermi sentita lusingata, ma non potetti evitare un amaro sorrisetto di scherno. Non ti stupire, ti spiego il motivo. Lui crede di essere ancora eccitante. E’ ancora un bell’uomo, lo devo ammettere, anche se in gioventù i pettorali si disponevano armoniosamente, dando risalto ai piccoli capezzoli pelosi; ora, invece, declinano verso terra, attratti dalla forza di gravità, mammelle più da femmina, forse adolescente, che da maschio. Ricordo che i muscoli dorsali guizzavano appena sfiorati, ora giacciono flaccidi; che l’addome era scolpito come quello di un dio greco, ora sopravanza di parecchio la linea dello sterno pari ad una femmina in cinta di quattro mesi; le cosce, dai quadricipiti muscolosi, sapevano cavalcare una giumenta senza mostrare alcuna flessione, ora sostengono a malapena la struttura sovrastante. Col trascorrere degli anni tutto è diventato più blando, più calmo, più rilassato, più…annoiato. Questi pensieri lasciavano spazio in me ad una devastante inquietudine; tuttavia, le prestazioni, in definitiva, erano moderatamente soddisfacenti, se si chiudevano gli occhi e con parecchia fantasia. L’usato “menage” s’interruppe una domenica mattina iniziata come ...