Viaggio di Nozze a Cap (2)
Data: 24/04/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Patrizia V.
... torno subito, amore… Il bagno insieme lo facciamo più tardi, OK? Non aspetto risposta, tanto lui è ancora a pancia sotto e io sto già camminando verso l’acqua… Una rapida corsa e sono accanto al mio bel morettone. Mi tuffo nell’acqua fresca, e lui fa altrettanto. Quando riemergo, lui è lì davanti a me, bello come un dio greco. - Ciao – mi fa lui – Hai ancora voglia, vero? Bastardo. E’ davvero così evidente? - Sì – ammetto – Ho bisogno di un’altra dose come quella di ieri… - Vieni qui, che ti scopo nell’acqua. Idea intrigante… Ho avuto l’impressione che qualcuno lo faccia davvero, e non mi dispiacerebbe affatto provare. - Non posso, c’è mio marito in spiaggia. - OK. Allora facciamo così: alle cinque in punto liberati di lui. Ci vediamo davanti alla pizzeria di Heliopolis. - Ma come faccio… - Digli che vai a comprare qualcosa per cena, no? E’ sveglio, il mio maschione. Faccio come dice. Quando torniamo alla villetta dalla spiaggia, dopo aver fatto la doccia, Franco si stende nuovamente al sole per asciugarsi sul lettino nel nostro minuscolo cortile. Io afferro il prendisole trasparente che di solito indosso intorno ai fianchi per andare a fare la spesa: non copre praticamente niente, ma è una questione igenica non avere i genitali al vento mentre passi fra i banchi di frutta e verdura… - Caro, io faccio una corsa al supermercato, abbiamo quasi finito il caffé. Lui grugnisce, contento di non doverci andare lui, e io infilo velocemente il cancelletto diretta al centro ...
... commerciale di Heliopolis, la zona più centrale del villaggio. Indosso solo il prendisole, una graziosa cinturina di ottone, i sandali e gli occhialoni da sole quando mi presento davanti alla pizzeria all’ingresso del centro commerciale. Lui è lì. Alto, bruno, abbronzatissimo e muscoloso come piace a me, con i peli sul petto e sulle gambe, ma non sulla pancia piatta e segnata da una tartaruga stupenda… - Brava, sei in orario – mi fa, brusco. - Ce l’hai un posto dove andare? - Non c’è bisogno: vieni con me… Lo seguo neanche venti metri più in là, dove c’è l’ingresso dei garages per i residenti, dove passano anche i furgoni che riforniscono i negozi dal retro: a quell’ora non c’è nessuno, e lo spazio di manovra è immerso nella penombra. Puzza un po’ di marcio, probabilmente per via di un po’ di verdura caduta sul pavimento e non ancora raccolta dagli addetti alle pulzie, ma ho troppa voglia per andare per il sottile. Lui mi afferra con forza e mi attira a sé per baciarmi a bocca aperta. Sento il suo uccello già bello duro contro lo stomaco, e mi chiedo se non abbia l’intenzione di sverginarmi l’ombelico… Poi le sue manacce mi afferrano le chiappe sode e le sprimacciano di brutto come piace a me. - Vieni qui – mi fa, brusco – Ti voglio… Mi prende così, in quel vicolo buio e maleodorante: all’inpiedi e appoggiata con la schiena contro il muro, come la volta precedente. Annaspo per la sorpresa sentendomi penetrare così brutalmente e all’improvviso: per fortuna ero eccitata come una cagna, ...