Carmen (la rabbia e la cagna)
Data: 26/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: LoSguardoIndiscreto
... di me e che non so se riuscirò a risolvere. La mia storia s'è accompagnata a due tipi di donne: quelle davvero eleganti, intelligenti, Signore, vere principesse: e quelle porche, volgari, sessuali come possono esserlo solo i genitali scoperti e sudati.
-Ti è piaciuto come ho fatto la puttana stasera?- mi chiede, mi provoca.
-Mi piaci perché sei una puttana non quando giochi a fare la puttana- rispondo.
-E allora?! Che cazzo vuoi?- quasi urla, mi struscia la faccia sudata sul collo, mi stringe ancora il cazzo -non lo sai che sono una puttana? una che scopa con te e che poi torna a casa dal suo ragazzo?- non dice più "uomo" quando parla di Fabio, lo diceva solo all'inizio.
La prendo per i capelli, la sollevo dal mio petto e la metto (sì, la metto) al suo posto sul sedile.
-Sei ubriaca- le dico.
-Sì sono ubriaca e allora? questa sera non me lo metti nel culo? AHAHAHAHAH- gli occhi si alterano. Io non la guardo, ma la sento: Carmen è confusa, fragile, pericolosa, esagitata, forse anche irritata perché il ragazzo della pizzeria non ha voluto raccogliere le sue provocazioni puttane. Dentro di lei si attorcigliano mille sensazioni che nemmeno io conosco, ma che ho imparato a percepire, quando si confondono.
-Guardami stronzo! fai il paparino? voglio scopare! Fammi scendere!- apre la portiera, la macchina è in corsa.
Ho una paura fottuta: ha fatto spesso scenate da matta, ma mai così! Un attimo: mi allungo, riesco a tenerla seduta e chiudo lo sportello. ...
... Accosto, senza sapere come ho fatto, appena dopo il cavalcavia Bacula, dopo piazzale Lugano, quando scende e torna ad essere via monte Ceneri. Il semaforo è verde, le macchine ci sorpassano suonando il clacson.
Un millisecondo. Carmen si gira con gli occhi di fuoco. Le tiro uno schiaffo. Forte. Molto forte. Una forza che mi arriva dalla paura che ho avuto che scendesse dalla macchina che andava a sessanta kilometri orari, ubriaca.
Ogni parola le muore in gola. Carmen si mette seduta composta sul sedile. Piange in silenzio. Si tocca la guancia sinistra. Un rivolo di sangue le scende da una narice.
... questa volta ho avuto davvero paura. Questa volta le ho fatto male davvero.
-Scusami- mi dice. Carmen si prende il viso tra le mani. Singhiozza. -Scusami-
Non la guardo. L'adrenalina mi fa tremare anche il buco del culo. Mi concentro sui miei piedi, affinché non schiaccino troppo sull'acceleratore di questa macchina che sembra andare solo a venti all'ora. Guardo la strada. Manca pochissimo a casa. Ma non voglio arrivare troppo presto o non arrivare per niente.
Quattro kilometri di silenzio. Carmen si vergogna anche dei sui singhiozzi.
Parcheggio poco distante dal portone dell'appartamento in cui vivo. Scendo dall'auto e vado ad aprire la portiera di Carmen.
-Vaffanculo- mi sibila addosso.
-Scendi!- la prendo per i capelli e la tiro letteralmente fuori dalla macchina.
-Vaffanculo!-
-Taci!-
Cerco di accompagnarla per un braccio a casa mia. Lei mi ...