1. I maestri del colore


    Data: 27/04/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Rombo72, Fonte: Annunci69

    Quella mattina la faccia di Rimboldi, la pecora rosso-nera della classe era raggiante, guardandolo gli era sembrato di vedere se stesso il sabato prima, il giorno in cui Valentina gli aveva detto di sì.
    
    Era il 1989, Il Milan aveva vinto 5 a 0 con il Real Madrid, era primavera, la maturità sarebbe arrivata solo l’anno dopo e già si vedeva da lontano la fine dell’anno scolastico.
    
    A pensarci adesso, a quasi trent’anni di distanza, la felicità si materializzava in quel momento e in quelle espressioni.
    
    Sabato il pomeriggio era stato dedicato al solito “giro in centro a far casino” ovvero le vasche per la via pedonale a sfoggiare i jeans Uniform appena acquistati guardando le morose degli altri insieme a Matteo, Diego e Sandro. Dopo la rituale puntata in sala giochi aveva deciso di andare con gli amici a mangiare un panino nel locale che all’epoca andava per la maggiore, tutto arredato con statue e decori in tema inferno dantesco e ovviamente panini denominati allo stesso modo.
    
    Fortuna volle che la stessa idea venisse anche al gruppo delle ragazze, e che si ritrovarono seduti al tavolo accanto al loro, dopo i saluti e lo scambio di battute si rese conto di essere seduto vicino a Valentina, che era nella sua classe, mora, con i capelli lunghi e ricci e alla quale stava dietro da mesi. Tra una battuta ed uno scherzo, l’immancabile discussione sulla formazione che Sacchi avrebbe messo in campo per la finale e la presa in giro della Signorina Biblio si ritrovarono fuori dal ...
    ... locale.
    
    La Signorina Biblio era la bibliotecaria della scuola, di lei si diceva che si fosse materializzata già adulta e dotata di uno scialle di lana da cui si separava solo per poco e nelle giornate più calde dell’anno, era magra e secca e perennemente chiusa in biblioteca seduta ad una scrivania enorme da cui spuntava solo il suo volto occhialuto. L’aspetto fisico la rendeva il bersaglio ideale delle prese in giro e ultimamente si era diffusa l’usanza di immaginarla in iperboliche imprese erotiche con professori e vari sfigati della scuola.
    
    All’uscita dal locale si separarono e lui si ritrovò solo con Valentina.
    
    “Da che parte vai?”
    
    “Vado in riviera a prendere l’autobus, se sono fortunata prendo l’ultimo”
    
    “Se vuoi ti accompagno, ho la moto davanti a scuola”
    
    “OK, grazie. Sigaretta?”
    
    “Da quando fumi anche tu?”
    
    “Da quando esco alla sera”
    
    “Certo che uscire alla sera rischi di fare brutti incontri come quello di adesso”
    
    “Brutti mica tanto”
    
    “Ah…” – Panico totale, salivazione azzerata e sguardo perso.
    
    Dopo un momento che sembrò interminabile di indecisione e sudori freddi si baciarono.
    
    Il lunedì a scuola lui non riusciva a togliersi il sorriso dalla faccia anche perché a casa aveva detto che al pomeriggio sarebbe andato a studiare a casa di Matteo, mentre Valentina sarebbe stata a casa da sola… E fu quel pomeriggio che cominciò a scoprire quella che sarebbe stata la sua droga per tutti gli anni successivi: il corpo femminile.
    
    Il mercoledì ...
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