1. I maestri del colore


    Data: 27/04/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Rombo72, Fonte: Annunci69

    ... la loro classe aveva educazione fisica con rientro il pomeriggio, gli spogliatoi maschili e femminili davano sullo stesso corridoio in fondo a cui c’era una porta che solitamente era chiusa e nessuno sapeva dove portasse, qualche bidello diceva che dietro c’erano dei bagni, e le scale di servizio che portavano in biblioteca e poi in presidenza.
    
    Uscendo dallo spogliatoio si accorse che non era chiusa a chiave come al solito, l’occasione era troppo ghiotta e ci si infilò, in effetti c’erano delle scale che salivano e la porta di un bagno, salendo le scale il fascino del mistero scomparve perché effettivamente si ritrovò davanti alla porta chiusa della presidenza.
    
    Durante l’ora di educazione fisica, nella palestra divisa a metà riuscì a scambiare qualche sguardo con Valentina e ce la fece a chiamarla fuori dalla palestra, direzione la porta aperta.
    
    Qui, finalmente soli, e con l’eccitazione del farlo a scuola si chiusero nei bagni appena scoperti e cominciarono a baciarsi sempre più appassionatamente fino a quando le mani di entrambi on si insinuarono sotto le rispettive magliette e cominciarono a scendere in direzione dei pantaloncini era la prima volta che lei si lasciava toccare così liberamente e che gli prese in mano il pene, si masturbarono a vicenda per un tempo che sembrò a entrambi troppo breve, si ricomposero in fretta e tornarono in palestra rossi in volto e cercando goffamente di essere disinvolti.
    
    Il giorno dopo Valentina era assente e l’insegnante di ...
    ... italiano prima di ricreazione lo spedì in biblioteca a prendere “I maestri del colore” una serie di monografie d’arte con cui sperava, nell’ora successiva di infilare nelle zucche di una ventina di diciassettenni qualcosa sulla pittura barocca.
    
    In biblioteca la Signorina Biblio lo accolse col solito sorriso e spuntando dalla scrivania gli chiese cosa volesse, alla risposta di lui e si lamentò del fatto di dover salire la scaletta per arrivare agli scaffali più in alto, nel vederla mentre si alzava e cercava di muovere la scaletta a lui sembrò di sentire le sue articolazioni cigolare, ma forse era solo la scala della biblioteca, ridacchiando tra sé e sé per come avrebbe raccontato la scena ai compagni, le chiese se aveva bisogno di aiuto.
    
    “Grazie, ce la fai a prendere quel raccoglitore là in alto?”
    
    Disse lei con la sua vocina stridula.
    
    “Se mi da la scala sì”
    
    “Se gentile, prendila”
    
    Lui salì e non si rese conto che nel frattempo lei si era allontanata di qualche passo, si voltò solo quando sentì chiudere la porta. Voltandosi la vide avvicinarsi con uno sguardo strano.
    
    “Ti ho visto ieri con quella ragazzetta”
    
    “Ieri?”
    
    “Sì, ieri pomeriggio ti ha fatto una sega nei bagni qui sotto”
    
    “Ah…” panico e vergogna
    
    “Non è proprio capace, sembrava che ti volesse strappare il cazzo”
    
    In effetti gli aveva fatto un po’ male ma non se n’era curato.
    
    “Adesso ci penso io” e, lei in piedi e lui sopra la scale gli aprì la patta e ne estrasse il pene
    
    “Infatti, ...