1. Cavatappi


    Data: 28/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: taycio

    ... difesa personale�!� La fissai interrogativo. Continuò �Sabrina! Dopo l�allenamento abbiamo fatto una bella chiacchierata�&egrave proprio simpatica. Ci siamo scambiate i numeri ed in settimana andremo a farci un aperitivo� Mi sentii congelare. Un cavatappi stava lentamente avvitando le spire nei meandri della mia memoria intento a cercare qualcosa di sepolto e abbandonato. �Bene!� riuscii a rispondere, spiazzato, incredulo. Che avrei dovuto fare? Il mio vecchio ed il mio nuovo amore cercavano un sodalizio? Una convergenza? Che c�era sotto? Veronica voleva distruggerla? O piuttosto farsela amica perché mi stesse alla larga? Non riuscivo a capire, tanto che la mia ragione fu incatenata da un vortice di nebbia e seghe mentali.L�unica reazione che potei gestire fu seguire Veronica sotto la doccia. In silenzio le insaponai il seno, la schiena, le cosce, poi presi il doccino e lo puntai rivolto verso l�alto contro le sue grandi labbra. I lunghi baci sul collo erano una perfetta giustificazione del mio silenzio. La sciacquai sotto un caldo getto, la feci girare contro la parete, le cinsi le spalle, le affondai un morso delicato ma passionale sulla ...
    ... cervicale, come un leone che brama la sua leonessa. Il membro prese vigore, le vene pulsavano frenetiche sotto quella pioggia. Mi feci strada con la mano, le aprii le gambe, congiunsi il mio addome ai sui lombi e lì la presi. Affondavo frenetico l�asta dentro di lei, l�acqua lubrificava la penetrazione ma allo stesso tempo lavava via i caldi umori che sgorgavano da quella sorgente di piacere creando un lieve distacco, uno spiraglio che a tratti cedeva posto all�idea di Sabrina. I gemiti coprivano il fragore degli zampilli sui nostri corpi. La mano sinistra si riempì dei suoi seni: a tratti li stringeva, li massaggiava, torturava i capezzoli. La destra scese fin sul basso ventre per tormentare inesorabile il caldo clitoride. L�ansimare di Veronica si fece più vigoroso, più potente. Aumentai il ritmo, la strinsi più forte a me, la mente si annebbiò fino a sentir sgorgare uno, due, tre schizzi del mio seme dentro di lei in esemplare sincronia con il suo orgasmo, in perfetto accordo con la magistrale intesa maturata in questo tempo. Forse il ricordo della mia ex era effimero, superficiale e non aveva minato nulla del nostro rapporto�forse.Continua� 
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