1. ANATOMIA DI UN ADULTERIO


    Data: 28/04/2018, Categorie: Etero Autore: Roca

    ... indicare la crestolina della clitoride, quindi scese sulle grandi labbra rasandole con cura, poi più sotto e aprendosi prima un gluteo poi l�altro lo passò fra le natiche asportando con la schiuma,i peletti che bordavano l�ano.Entrò nella vasca e diresse il getto della doccia sul suo lavoro facendo defluire l�acqua ad eliminare ogni residuo di schiuma, quindi pulì accuratamente la vasca facendo scomparire nello scarico la schiuma di sapone insieme ai peli.Una volta asciugata ritornò davanti allo specchio per ammirare il capolavoro che aveva ottenuto. Arrossì nel vedere come il suo sesso risultasse esposto allo sguardo, chiuse le cosce ma anche così la clitoride emergeva alla giunzione delle cosce, vi portò le dita e la accarezzò meravigliandosi di sentirla tesa ed eccitata, divaricando le gambe passò le dita nel taglio della vulva, poi fra le natiche lisce e vellutate, ritornò ad accarezzarsi fra le labbra della passera poi ancora sulla crestolina, chiuse gli occhi . . .Ma presto si scosse e andò a vestirsi. Il reggiseno, le mutandine, la camicetta e i jeans, quindi un golfino leggero e le scarpe nere. Le 10.30, uscendo notò il leggero punzecchiamento che le procurava l�essere quasi completamente rasata sotto, effetto che svanì mentre guidava la macchina.Uscì dalla pettinatrice che era mezzogiorno e un quarto passato. Entrò in un Fast Food per un pasto leggero e, fra una cosa e l�altra, giunse a casa oltre l�1 e 30. Si svestì ancora completamente per una doccia rapida, si ...
    ... asciugo spruzzandosi poi una nuvola di profumo discreto, quindi tirò fuori dal fondo di un cassetto il reggiseno a balconcino che non aveva mai osato mettere e delle mutandine ridottissime e semitrasparenti, indossò una gonna grigia, poco più di una mini che le arrivava al di sopra delle ginocchia e infine una camicetta senza maniche. Completò il tutto con calze autoreggenti e un paio di scarpe dal tacco a spillo.-Non male! - riconobbe ammirandosi allo specchio.Quasi le 2.30. Riordinò rapidamente la sala, riassettò i cuscini del divano e delle poltrone, mise qualche rivista sul tavolino e si sedette in attesa.Alle tre e due minuti suonò la cicala del citofono, udendo la voce del ragazzo, con il cuore in tumulto andò a premere il pulsante che apriva il portoncino, un�ultima occhiata allo specchio e già l�ascensore si fermava al piano. Al discreto suonare alla porta, si impose la calma e andò ad aprire.Quando Carlo fece il suo ingresso stringendole la mano con un accenno di inchino e un complimento galante, Emma perse un pò della sua sicurezza, solo allora si accorse di quanto Carlo fosse giovane, dimostrava poco più di 20 anni, si ricordò che quando aveva chiesto la sua età le aveva risposto con un sorriso compiaciuto che andava sui 27. Era vestito con sobria eleganza: giacca chiara a quadretti su pantaloni in tessuto leggero anch'essi chiari, cravatta intonata e in mano una cartella di cuoio nero.All�invito della donna, si sedette sul divano traendo una cartellina che aprì sul ...
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