ANATOMIA DI UN ADULTERIO
Data: 28/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Roca
... tavolino posto fra il divano e le poltrone, Emma si sedette su una di queste mostrando di non avvedersi che la gonna era alquanto salita mostrando generosamente le gambe appena velate dalle calze color fumè sulle quali, casualmente, cadeva lo sguardo del ragazzo mentre le illustrava la situazione della sua polizza.Lo guardò scrivere aggiungendo l�importo della rata all�elenco presente sul foglio che spinse davanti a lei indicandone col dito l�ammontare (che poi era sempre lo stesso). Emma chinandosi sul foglio notò come lo sguardo del ragazzo venisse attratto dalla sua scollatura che mostrava buona parte dei seni che il reggiseno rivelava generosamente.Quello sguardo rincuorò Emma ridandole sicurezza, si attardò volutamente fingendosi interessata alla cifra aggiunta, quando finalmente risollevò il busto, ebbe la soddisfazione di vedere che il ragazzo era arrossito.Si alzò andando a prendere il denaro e quando ritornata, mise l�ammontare sopra il foglio, ancora una volta esibì la sua scollatura che risultò ancora più profonda.- Ha il tempo per un caffè signor . . .? - chiese appena si fu rialzata.- Mi chiami Carlo . . . semplicemente Carlo . . .-- Dicevo . . . Carlo, sto per fare il caffè, le va di farmi compagnia oppure ha altro da fare, magari altre visite?-- Nessuna abbastanza importante da privarmi del piacere di stare in compagnia di una bella donna come lei, Signora Rienzi.-- Emma, Emma . . . e niente �Signora�! Forse sarò una bella donna ma a cosa ...
... serve esserlo se rimango sempre sola? Intanto la prego, si tolga la giacca. . . -Ecco fatto, si disse stupita per la sua audacia, ho gettato l�amo! Intanto che il ragazzo si toglieva la giacca, andò nel cucinino e mise una capsula nella macchinetta del caffè, guardò la nera bevanda colare nella tazzina, ripeté l�operazione con un�altra capsula; mise le tazzine sul vassoio sopra il quale aveva preparato in precedenza i piattini, i cucchiaini, la zuccheriera, e portò il tutto nella sala posandoli sul tavolino che lui aveva prontamente sbarazzato. Si sedette sul divano accanto al ragazzo.Seguì l�immancabile cerimonia: Si serva . . . grazie, due zollette . . . è abbastanza dolce? gradisce dei biscotti? ecc . . . ecc . . . poi un silenzio imbarazzante interrotto dal tintinnare dei cucchiaini, infine Carlo posò la sua tazzina e proseguendo il discorso interrotto disse:- Sempre sola. . . possibile? Suo marito?- Emma si attardò volutamente a finire il caffè, infine posando anch�essa la tazzina rispose:- Oh lui . . . non c�è mai, è come se io non esistessi! Lei ce l�ha una ragazza?-- L�avevo, ma mi ha lasciato. Anch�io sono solo . . . -- Oh mi dispiace, povero caro . . . -Si era girata verso di lui, le ginocchia contro quelle del ragazzo. Quasi per esprimere solidarietà pose la mano sulla sua gamba poco sopra il ginocchio, lui la coprì con la sua carezzandola timidamente, davanti alla passività della donna capì che poteva osare:- Lo sai che mi sei sempre ...