ANATOMIA DI UN ADULTERIO
Data: 28/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Roca
... piaciuta e . . . che ti desidero? - fece Carlo passando al �tu�.Emma esultò, era fatta! Non le rimaneva che lasciarsi guidare dagli eventi.- Un giovanotto come te . . . non posso crederci!-- Dalla prima volta che ti ho vista . . . non te ne sei accorta? -Non rispose, allora lui lentamente avvicinò il viso al suo e quando le bocche entrarono in contatto, chiuse gli occhi. Fremette nel sentire l�umidore della sua lingua contro le sue labbra, le dischiuse lasciando che ne carezzasse l�interno, l�aspirò brevemente e rispose protendendo la sua che fu subito lambita. Le bocche si separarono incontrandosi di nuovo e le lingue . . .La mano che accarezzava la sua si spostò al gomito che attirò con dolcezza, la mano di Emma così spinta scivolò lungo la coscia del ragazzo che sentì calda attraverso la stoffa leggera dei calzoni, quando fu contro l�inguine, la mano lasciò il suo gomito e scivolando lungo il braccio prese la sua mano e la spostò premendola sull�inizio del suo ventre su un gonfiore che Emma, ne era sicura, prima non aveva notato. Al suo accenno di sottrarsi a quel contatto che invece desiderava con tutta se stessa, lui la premette maggiormente costringendola a chiudersi su un qualcosa di rigido e di duro.Hai capito adesso quanto ti desidero? - alitò Carlo.Le loro bocche si fusero, Emma mosse la sua attirando la lingua che lui aveva spinto in profondità, avvitando su di essa le labbra per suggerla languidamente, poi offrì la sua lingua al bacio ingordo mentre la sua mano, ...
... animata da volontà propria, si muoveva in una esplorazione quasi frenetica. La mano rimasta sopra la sua si mosse, Emma intuì senza udirlo, lo scorrere della cerniera, poi lui prese la sua mano guidandola nell�apertura, ma il tentativo della donna di estrarre il membro risultò vano a causa delle sue dimensioni e rigidità.Carlo si scostò alzandosi e con gesti rapidi disfece la cinta e calò i calzoni insieme ai boxers, Emma ebbe la visione di un pene lungo e svettante, distolse lo sguardo ma quando lui si sedette nuovamente se ne appropriò percorrendolo avidamente più volte fino ai testicoli caldi e gonfi.- Oh cosa mi fai fare . . . cosa mi fai fare! � sospirò con voce di finto spavento.Ma era felice, il membro che stringeva era di ben altra consistenza di quello di suo marito e anche di quelli (pochi per la verità), che aveva tenuto in mano da ragazza, ed era grosso, caldo e . . . stupendamente lungo! Emma lo percorse ancora, poi si alzò e china sul viso del ragazzo ne baciò ancora la bocca mentre le sue mani disfacevano il nodo della cravatta e, dopo averla sfilata, attaccavano i bottoni della camicia aprendoli ad uno ad uno, quindi con gesti quasi materni la fece scivolare lungo le sue braccia.Sotto Carlo non portava altro, si chino ancora sulla sua bocca assaporandola deliziata, la sua mano scesa lungo il ventre di lui, si strinse nuovamente sul pene, scendendo e risalendo quel palo di carne in quella che non era masturbazione ma una lenta carezza che incoraggiò il ragazzo a ...