1. L'addestratrice


    Data: 28/04/2018, Categorie: Zoofilia Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... molto piacere pur essendo, dopo l'incontro, sempre irrequieta, nervosa, come se mi mancasse qualcosa. Ebbene... non fu facile per mia madre comunicarmi il senso del colloquio. Era stata dalla Baronessa Von E. che abitava in un castello vicino ad Eisenstadt, una donna bella e ricchissima. Alla Baronessa era appena morto il cane e lo voleva sostituire ma... lo voleva addestrato e che fosse di un carattere docile, fedele e... appassionato. "Appassionato?" chiesi a mia madre, "Si" rispose "la puttana vuole un cane per farci sesso...!". Ora... chiunque abbia avuto cani, donne intendo, sa che comunque sono attirati dall'odore femminile, dal mestruo specialmente e che tendono a infilare il loro muso fra le cosce in un istinto incontenibile. Si sa anche che... ci sono donne che usano i cani come compagno di sesso, ma è una cosa da tenere segreta, mai ostentata, da vivere nella massima intimità. "Lo vuole già addestrato... la puttana...!" Continuò mia madre con una voce piena di rabbia. "Avrai rifiutato... mamma!" Replicai con veemenza. "Certamente! Ma sa che siamo in difficoltà e mi ha fatto una offerta pazzesca... pensa... è arrivata a cinquantamila scellini!". (Nota dell'autore: circa cinquanta milioni delle vecchie lire). Che eravamo in difficoltà era vero, colpevolmente non avevamo pagato le tasse degli ultimi tre anni per le difficoltà incontrate e questo minacciava di farci espropriare dallo stato tutto quanto avevamo. "Ma cosa vuole alla fine?" Chiesi angosciata. "Vuole un ...
    ... cane pastore eguale a quello che aveva e che sia adatto alla monta... insomma che abbia un buon carattere e mostri passione per le donne. Ci chiede di... addestrarlo... ci offre un anticipo della metà della somma, e la consegna... a tre mesi...". Ero esterrefatta! Mai avevo pensato al sesso con un cane! La cosa mi sembrava davvero inconcepibile. E ora... mamma, a parte il suo sfogo rabbioso, mi sembrava possibilista, certo che con venticinquemila scellini si poteva pagare le tasse, le multe e poi... con il saldo... ripartire. "Sai... Mathilde... ero piena di rabbia contro quella puttana della Baronessa, ma mi è venuto subito in mente Klaus...". Klaus era il mio cane preferito tra quelli dell'allevamento, aveva un anno ed era bellissimo. Avevamo in programma di farlo diventare il nostro maschio riproduttore, colui che ingravidava le femmine... insomma. Ma era ancora troppo giovane per il compito. "Klaus? Ma mamma...?!". "Lo so... Mathilde... lo so...". "E chi dovrebbe addestrarlo? Io no... eh? Non ci penso proprio..." "Non possiamo farlo fare da nessun altro. Lo farò io... ma tu dovrai aiutarmi... essere presente...". "Ma io... io... voglio sposarmi... come posso dirlo a Werner? Mammaaa...!" "Non dovrai dire nulla a nessuno! Nessuno dovrà saperlo! Mi capisci.? NESSUNO... nè Werner nè altri... insomma deciditi...! Lo facciamo o no?" Allora non lo sapevo, ma in seguito... la mamma mi confidò che la cosa, sia pur imposta dalle circostanze, in fondo in fondo... l'attirava. L'idea la ...