1. L’appuntamento


    Data: 29/04/2018, Categorie: Etero Autore: Malena N

    ... fuori controllo. Penso a quando ti avrò davanti. La faccia da schiaffi, l’aria da cattivo ragazzo, quello sguardo che mi inchioda, quel corpo che mi manda fuori di testa. Alzo la gonna e sposto la brasiliana nera per sfiorare le labbra gonfie e fradicie. È da ieri sera che non mi tocco. Sto impazzendo. Sono venuta nella mente, una volta e poi una volta ancora, al pensiero di quello che sarà. Ma è nella tua bocca che voglio esplodere stasera. Sistemo i capelli allo specchio e ripasso il rossetto sulle labbra mentre mi struscio senza ritegno sul bordo del lavandino. Voglio sbavarti addosso. Impalarmi sul tuo cazzo duro e farti bere dalla mia bocca. Sono senza calze, guardami. Senza calze come piace a te, senza pudore come piace a me. Chissà se sei arrivato. Vorrei vedere la tua faccia quando la signorina, in tailleur, alla reception, ti dirà che sono nella camera 88. La prima cosa a cui devi pensare è che mi hai pisciato in bocca in questa stanza e a quanto mi è piaciuto. Devi eccitarti al pensiero di quanto so essere troia e arrivare da me con la voglia di sfondarmi in ogni dove. Bussi alla porta. Le gambe sembrano volermi lasciare, mi trascino piano, ti apro. Chi sarai stasera? “Ciao” Un calore improvviso mi attraversa veloce, la tua presenza mi investe. Mi fai sempre lo stesso effetto. Sei bellissimo, figlio di puttana, ma non te lo dico. Mi sento bollente. Mi avvicino subito per cercarti la bocca ma la tua mano, dal riflesso pronto, mi blocca e mi stringe il viso. “Ciao, ...
    ... scusa il ritardo” Se riuscissi a parlare ti direi che non me ne fotte un cazzo se sei in ritardo. Se mi togliessi questa fottuta mano dal viso ti direi che mai, mai e ancora mai sei arrivato puntuale! Mi spingi dentro fino al bordo del letto mentre già godo delle tue mani addosso. “Sono tutto orecchi, parla” La tua voce calda e le mani sul collo, mi tolgono il fiato. Il mio respiro si fa più intenso. Le tue mani scendono ancora, sempre più lente, fino ai bottoni della camicetta, ci giochi e la apri strappandola con un solo gesto. “Allora..cosa? Cosa dovevi dirmi di così importante?” Non riesco ad aprir bocca, ti guardo affondare la lingua tra le mie tette morbide, mi sento persa. Le tue mani sotto la gonna sono già sul mio culo, lo stringi e mi stringi a te, mentre con i denti cerchi i capezzoli ormai duri come chiodi. “Perché non parli? Sono qui ora, parla” “Ti dico tutto ma scopami forte” Mi sollevi afferrandomi per le cosce, ti stringo le braccia intorno al collo mentre respiro il tuo fiato nel mio. Ci mordiamo le labbra, le lingue si cercano, si trovano, si scopano. Sono eccitata e muoio dalla voglia di averti. Cammini e ti sono avvinghiata addosso, spingo le tette sul tuo petto, mi mordi il collo, con una mano mi alzi la gonna, mi sposti le mutande, mi infili un dito nel culo. Voglio godere. Mi sbatti sul letto e in piedi, bello e dannato, ti togli jeans e mutande per mostrarmi quel cazzo che voglio in ogni buco. Ti avvicini e con una gamba mi allarghi le cosce, il tuo ...