1. Il mio lui


    Data: 29/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: TATO

    ... del contratto, il giorno dopo mi rispose e fissammo il prossimo appuntamento per il giovedì dopo, e così, mi recai da lui, mi fece indossare reggicalze calze reggiseno con seni finti, tacco 10, e un microvestitino, tutta roba mia, che lui scelse dalle foto del mio guardaroba, e poi misi del rossetto di sua moglie, e precedentemente a casa avevo messo lo smalto a mani e piedi, e così, mi preparai per essere sua, mi avvicinai, e lui mi disse, ma che cazzo ti sei messa in testa troia, io non ho intenzione di scoparti, non ora almeno, non hai capoto un cazzo, vieni scema, sali in auto, vai che ti raggiungo, lo guardai, e iniziai a balbettare, ma scusa sola in strada travestita senza una parrucca, camminare sino alla tua auto, e aspettarti, ma sei matto?, mi arrivò un ceffone, e poi mi mise al muro, ascolta troia, tu sei mia, ti avevo elencato tutto, e ora lo farai, esci scema, e mi cacciò di casa, e chiuse la porta alle sue spalle, io mi incamminai verso la sua auto, a ogni passo, il vestito saliva, scoprendo il mio culetto, e il mio cazzo, che stava risvegliandosi, intanto incrociavo persone che erano intente a fatti loro, ma certamente non potevo sfuggire ai loro sguardi, e così arrivai alla sua auto, ma lui non c'era, ero terrorizzata, ma per fortuna sentii i clic dell'apertura automatica, e salii velocemente in auto, ma la cosa non fù di certo migliorativa, il vestitino non riusciva a coprirmi i genitali, e così mi ritrovai col cazzo durissimo, e impossibilitata a coprirlo, ...
    ... se non con le mani, cosa che goffamente feci. Poi alzati gli occhi, notai un biglietto col mio nome, lo aprii e lo lessi, o cacchio ma è matto, lo riposi mi guardai in giro e iniziai a fare quanto c'era scritto, sollevai per bene il mini abito, allargai le gambe, aprii il cassettino, tutto in rigorosa sequenza, in quanto all'interno della vettura c'era una microcamera che registrava, e che poi il registrato sarebbe finito in rete a disposizione di tutti, e quindi aperto il cassettino, presi un plung, mi sollevai un poco e me lo infilai nel culo, e una volta dentro, afferrai il mio cazzo e inizia a masturbarmi, e un attimo dopo lui salì in auto, e partimmo. Mentre mi segavo piano piano, lui dal cellulare fece partire la vibrazione, e io iniziai a contorcermi dal godimento, e lui lo accellerava e lo diminuiva, e ad ogni stop o semaforo era una sofferenza, il rischio di essere vista era troppo, e poi successe, una signora distinta, era sul marciapiede, e vide una volta fermi, la scena, io che mi masturbavo, en femme, e lui che mi accarezzava la coscia, mi guardò in volto e credo mi abbia dato della pervertita, e poi altre auto, i cui guidatori o sorridevano o mi schifavano, e poi una volta fuori città, si avviò in una zona nota per la prostituzione, e una volta individuato il trave che interessava a lui, mi fece scendere, e dovetti raggiungerlo e invitarlo a salire in auto, dove, una volta appartati, mi fece scendere, e prima di bocca e poi col mio culetto dovetti soddisfare la ...