Legata Al Bagno
Data: 09/09/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Mia Sempre, Fonte: EroticiRacconti
... orgasmo che mi schizzo’ in faccia riepiendomi di sperma denso e caldo, ne arrivò fin sui capelli e ne colo’ un po anche sui seni nudi. Venne gemendo forte, finì pulendosi sulla mia lingua che mi costrinse a tirar fuori poi con un gesto rapido si sollevò e mi prese da sotto le ascelle sollevandomi di peso per mettermi così a sedere sulle sue ginocchia con le mie gambe unite appoggiate al suo fianco. Si accerto’ che fossi comoda prima di raccogliere un po’ del suo sperma con un dito dalla mia bocca e da un capezzolo che succhio’, mi girò la testa verso di lui e così pieno del suo piacere misto alle nostre salive mi bacio’. Quando fu soddisfatto si staccò da me: Adesso facciamo colazione?? Mia???..”> ” Si Mio Signore..” ” No Mia adesso sono Alex..imparerai a capire da sola, finché deciderai di essere mia, quando rivolgerti a me come Tuo Signore o come Alex va bene?..” ” Si Alex..” Sorridemmo. Mi diede un altro bacio che io ricambiai mordendogli leggermente il labbro inferiore, si accigliò ironico e mi stampo’ una manata sulla coscia che mi strappò un :” Haiaaaaaa!!”. Stava allungando una mano per prendere un croissant quando sentì la mia pancia che si lamentava, scoppiò in una fragorosa risata porgendomi due croissant, risi con lui e chiesi il succo d'arancia, era tutto buonissimo o lui rendeva tutto tale, perché ci scambiavamo pezzi di brioche e sorsi di succo misti a baci e risate. La finestra aperta lasciava passare la luce, la brezza del lago e in lontananza delle campane, ...
... tutto questo ci fece ridere di gusto per quanto sembrasse sdolcinato, mi passò del caffè e poi disse : "Adesso facciamo una doccia? poi avrei un appuntamento per pranzo, se vuoi, e non devi lasciare la locanda, mi farebbe piacere ti unissi a me e ad alcuni amici..ti va?..” ” Vada per la doccia, ne abbiamo bisogno, e anche per il pranzo..” Finimmo il caffè sorseggiandolo, d’improvviso, senza sforzo sollevò entrambi dalla sedia e si diresse verso il bagno con me in braccio, cambiò di nuovo espressione, capii che aveva ragione, che avrei inteso da me quando dovevo rivolgermi a lui come Mio Signore, infatti è così che urlai quando appena entrato mi mise a sedere sulla tazza del bagno, sempre nuda e con al collo ancora legata la sua cravatta, cercai di alzarmi, non capivo, ma mi obbligò a star lì seduta mi guardava fisso : "Avrai la pipì...falla..” ” No Mio Signore non ci riesco..” ” FALLA! “> ” No..non ci riesco!!!..: ” PISCIA TI HO DETTO..!!” Lo sentii arrivare, a mano piena sulla guancia, un ceffone. "PISCIA e non lo ripeto...e aprire le gambe voglio vedere!” Non potevo più trattenere né la pipì, né le lacrime, così piangendo eseguii e la feci lì davanti a lui, che vedendo come obbedivo, compiaciuto rimase a guardare e a sentire, mentre il mio liquido scendeva, poi si abbassò per baciarmi, mi accarezzo’ la guancia arrossata ed infine lecco’ le mie lacrime. Mi maneggiava come una bambola, non ebbi il tempo di finire infatti, che ancora gocciolante mi strappò dalla tazza, mi prese ...