Toyboy per caso
Data: 02/05/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: duepertanti
... Scopammo per altre due ore, durante le quali mi dimostrò una notevole abilità da bocchinara e non ebbe alcuna difficoltà a farsi inculare. Anzi mi fece capire che il rapporto anale era il preferito da lei e dalle sue amiche quando si incontravano con compatriot,i in quanto di questi non c’era da fidarsi in tema di attenzioni contraccettive. Quando anch’io venni (sborrandole in bocca durante un pompino conclusivo), ingoio tutto, e dopo qualche minuto si ritirò nella sua stanza, lasciandomi tranquillo nel lettone.
I due giorni seguenti trascorsero tranquilli, salvo che per un particolare: aveva smesso di usare i camici da lavoro e cominciato a usare hot pants e canottiere. Ovviamente io gradivo
Il terzo giorno, ero tornato a casa un po’ prima e mi ero sdraiato sul letto a rilassarmi leggendo il giornale, quando sentii bussare
. Al mio “avanti” Bibi entrò’ con un sorriso, un paio di scarpe tacco 12 e……niente altro. Al mio sguardo sorpreso, disse semplicemente “dottore stanco; bisogna relax” e mi si accoccolò addosso.
La reazione del mio uccello fu immediata, in un attimo mi spogliai e cominciammo a fare l’amore. Andammo avanti per oltre un’ora: io la presi in tutti i modi, davanti e di dietro e lei mi gratificò’ con un entusiasmo che non mi aspettavo. Alla fine, su sua richiesta, le venni nel culo.
Più tardi parlammo un po’ e capii che la prima volta le era piaciuto molto (anche perché non abituata a dimensioni come le mie), che era “in bianco” da parecchio e ...
... che, fermo restando il nostro accordo economico, non le dispiaceva che ci fosse qualche extra fuori contratto, anche se non remunerato.
A dir la verità gli extra diventarono rapidamente la normalità, anche lei perché prese l’abitudine, la sera, di aspettarmi nuda e, ovviamente, io non mi tiravo certamente indietro.
Con il passare del tempo, entrammo in confidenza: io le raccontai dei miei passati di scambista e lei del fatto che qualche volta lei e le sue amiche si consolavano a vicenda della mancanza di uomini, facendo sesso tra di loro. Infatti loro avevano la massima disistima dei loro compatrioti: la maggior parte, pur essedo sposata in patria, qui lo nascondeva e intrecciava storie anche impegnative, salvo poi sparire da un giorno all’altro, magari alla notizia di una gravidanza. Gli italiani, del resto, non erano da meno e raramente le storie “miste” si concludevano positivamente.
Fu così che dopo un paio di mesi Bibi mi fece una piacevole e inattesa proposta.
Aveva parlato di me con le sue amiche e del fatto che con me aveva riscoperto il sesso ben fatto, coinvolgente e appagante e una di queste le aveva chiesto se poteva “provarmi”. Bibi aveva risposta che, se io fossi stato d’accordo, per lei non c’erano problemi. Dopo un attimo di sconcerto, ovviamente accettai, salvo vedere qualche foto della fanciulla. Le aveva pronte e me le mostrò: era un po’ più grande di lei (sui 30), piccolina, con un grazioso viso molto orientale (era mezza tailandese), ben fatta e ...