1. Francesca: Il mio sogno erotico parte III


    Data: 03/05/2018, Categorie: Tradimenti Autore: InusualMe

    ... piano. - Me… che fai Non le risposi, non servivano parole in quel momento, presi il suo indice, fradicio della mia saliva, tra le mie dita e fissandola negli occhi, lentamente, lo avvicinai alle sue labbra, guidandolo tra esse, sino a penetrarle. Lei iniziò a leccarlo assaporando il mio sapore col quale lo avevo impregnato, senza mai cedere alla sfida dei miei occhi. Quanta eccitante, disinibita e femmina mi si poneva innanzi! Quel suo fare, in un battibaleno, fece indurire il mio sesso tanto da farmi male. Mi avvicinai e iniziai a baciarle le labbra dal lato estremo dove il mio indice le penetrava. Cercai, trovandola, la sua lingua; l’avvinghiai la feci mia e iniziai a succhiarla, morderla, carpirne il sapore. Ben presto me la ritrovai avvinghiata stringermi a lei con le mani sulla mia nuca, il suo bacio divenire sempre più passionale e umido. Scesi con la lingua sul suo mento, senza mai staccarmi dalla sua pelle e senza mai dire una sola parola. Lo morsi, lo leccai in punta di lingua, avendo cura di lasciare una brillante scia di saliva in esso. Con estrema dolcezza l’aiutai a sfilarsi la larga maglietta e lo spettacolo dei suoi seni davanti al mio viso m’inebriò! I capezzoli erano grossi, turgidi, gonfi. Iniziai a carezzarli col mento per poi baciarli e infine tintinnarli in punta di lingua, alternativamente, passando dall’uno all’altro senza staccare mai la lingua e il mento dalla sua pelle e avendo cura di continuare a sollecitarli, entrambi contemporaneamente, uno tra ...
    ... indice e pollice, l’altro tra saliva e lingua. Francesca aveva adesso la testa indietro, ed emetteva degli adorabili mugugni, continuando a ripetere il mio nome, tra un gemito e l’altro. Mi misi in ginocchio di fronte a lei e iniziai a scivolarle addosso con la lingua. Dai seni andai giù sui fianchi, ripassando con le mie mani lì, dove un attimo prima era stata la mia lingua. Spalmavo sul suo corpo la mia saliva, come a segnarne la via del piacere, in quel labirinto di fremiti; sentivo il calore della sua pelle e i suoi brividi facevano vibrare le mie labbra, tanto erano intensi. Senza mai staccarmi dalla sua cute percorsi la coscia sinistra, leccandola e baciandola millimetro per millimetro sino a giungere allo stinco e poi al dorso del piede. Risalii il suo corpo, quindi, dalla gamba destra, riservando per essa la stessa cura avuta per la sua gemella. I suoi brividi erano frenetici. Le sue mani alla mia nuca mi premevano a lei e quando, finalmente per lei, giunsi tra le sue cosce, mi ritrovai immerso in un umidissimo e conturbante profumo.. Ancora coperta dai pantaloncini e dagli slip, la sua figa era così tanto grondante di umori, d’aver letteralmente inzuppato entrambi gli indumenti. Scostai, senza toglierli, sia i larghi pantaloncini che gli slip e affondai il mio viso tra la ricrescita dei peletti che contornavano la sua fradicia voglia. Iniziai a leccarla spasmodicamente, succhiandole il clito e, nel contempo, masturbandola con due dita. Adesso i suoi gemiti si erano ...