1. Il giardino di zio Giulio


    Data: 04/05/2018, Categorie: Etero Autore: fiordinorma

    ... con mio marito a pochi metri di distanza che dormiva, �offrivo� il mio corpo per lucrare piacere.., solo piacere, e mio zio era l�uomo che in quel momento me lo dava. Protesa con il bacino all�indietro, arcuata e a gambe divaricate, con le mani poggiate all�albero, mi offrivo in tutto il mio splendore, le forti mani sul mio corpo, il tempo di togliere definitivamente la mutandina gettata ai piedi dell�albero, la gonna stretta, sollevata alla vita e il suo viso insinuarsi tra le mie �grazie� posteriori. Zio Giulio, notò subito i peletti lasciati intorno all�ano, cosa che parve approvare molto, e la lingua senza indugio lambì il mio buchetto del culo, che gioia�, sentirsi leccare il culo..!!!!! Ad ogni colpo di lingua sull�ano, roteavo il bacino e quindi il culetto, costringendo l�uomo a seguire con la testa i miei movimenti sinuosi e troieschi�, lui chino dietro di me.., con il viso affondato completamente tra le chiappe e la mano sul davanti cercando la passerina. Ero tutta un fuoco�, tirata con violenza una tetta fuori dal reggiseno, me la menavo, e con le dita stringevo il capezzolo duro e ricettivo, il tutto, mentre ricevevo la punta della lingua nel buchetto.., e la mano che mi esplorava la fica senza riguardo, introducendo, non so quante dita dentro la vagina. Non pensavo reagivo agli impulsi del corpo con il massimo godimento possibile, il desiderio di essere presa, posseduta, umiliata e sottomessa si faceva sempre più pressante.., sono sicura che non avrei opposto ...
    ... nessuna resistenza, se fossi stata inculata, lì con violenza.., anzi lo desideravo�! Vergine di culo, poiché mio marito non me lo chiedeva, ero pronta a darlo�, via al mio caro e depravato zietto, istintivamente �mi aprivo� per far si che ciò si verificasse, ma la leccata andava ancora avanti con decisione e abnegazione. Esplorata, in profondità�, davanti e di dietro, sommersa dal più profondo piacere, pareva di stare in paradiso�, sentivo delle voci, angeli.., probabilmente, i quali invocavano �Giulio, Giulio�, ma�, fattosi più insistente, somigliava molto alla voce di mia zia Rita. Infatti la moglie di mio zio, era in giardino e cercava suo marito chiamandolo a squarciagola�, appena in tempo per non essere sorpresi sul fatto�., l�uomo si staccò dal mio culo, raccolse lo slip da terra e messeselo in tasca, andò incontro a sua moglie.., mentre io�, con sveltezza, tiravo giù la gonna coprendo le mie intimità, protetta da mio zio che per l�appunto andando incontro a lei, impedì che questa si avvicinasse al luogo del peccaminoso incesto. A sera, come se nulla fosse successo, salutammo i nostri zietti e con mio marito tornammo a casa, a Napoli. In macchina, durante il percorso, ebbi un senso di rimorso su ciò che era successo in giardino con mio zio, mi chiedevo perché lo avevo permesso.., ma il corpo e la mente non sempre vanno d�accordo, questa è la spiegazione, poi non sono una stinca di santa, per cui basta poco per andare�.., a cento.., duecento o trecento all�ora�!! Lo ammetto ...
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