Io, Francesca, la donna invisibile
Data: 05/05/2018,
Categorie:
Sensazioni
Etero
Autore: Gianni_Badesi, Fonte: RaccontiMilu
... sussurrato. è uno scherzo, non può essere altro che uno scherzo, dai! �Si capisce dallo sportello sa?� Ha ancora la voce che sorride, pur roca com�è. �Se lo tiene chiuso, come si fa a valutare la mercanzia?� Avvicina la mano alla maniglia del mio sportello �Posso?� Sussurro di sì. Sento che col busto vado di qualche centimetro indietro. I sto difendendo indietreggiando o gli sto facendo strada? Non è come sembra, è solo uno scherzo.Apre. Si infila tra me e lo sportello. Avvicina la mano alla mia, dolcemente mi viene adesso da dire. Lo dico ora, perché in quel momento quasi non m�ero accorta che la mano si stesse avvicinando. Nient�altro che uno scherzo. Mi prenderà la mano e mi tirerà dolcemente fuori per portarmi a fare il caffè. Mi lascio prendere la mano.Bollente. Duro. Pulsa appena lo tocco. Ho la mano dove lui l�ha tirata, sotto il suo parka aperto appena sotto la cintura. Lo aveva già tirato fuori della tuta, evidentemente. Bollente. Duro. E pulsa da morire. Ho le dita attorno all�asta. Sotto il palmo sento sbattere qualcosa di grosso, durissimo. Scotta. Non so quanto sia grosso. Così, nascosto dal giubbotto, sembra enorme. Quant�è che non tocco un cazzo? Quant�è che non ho un pisello per le mani? Non lo so� un anno e mezzo, forse, che già prima della separazione con mio marito� Bollente, duro e pulsa. Sembrano interminabili i momenti. Sembra un tempo infinito. Sento che torce leggermente il busto. Si sta guardando intorno, ...
... forse. Sento la mano paralizzata, immobile lì, a contatto con quella carne durissima e tesa. Mi arriva quasi per sbaglio la sua voce, roca e calda: �A me non fa saggiare nulla?� E l�altra mano, la sua, s�infila nell�abitacolo. S�infila sotto il giubbino, sul petto. Mi cerca i seni. Li tocca, affamato ma senza forzare. Cerca tra pollice e indice i miei capezzoli, sopra al maglione e al reggiseno. Ritrae la mano. Si stacca dalla carrozzeria, si sfila richiudendo il giubbotto. �A me piace� Se le va sono in macchina lì in fondo. B5. Aspetto cinque minuti, poi vado via� Tranquilla, se è la prima volta ci fermiamo a qualcosa di soft��L�ho visto andare via, l�ho seguito con lo sguardo. Non s�è voltato un attimo. Camminava sicuro, con i passi con cui si era avvicinato. Convinti, svelti. Devo essere sincera fino in fondo, se scrivo per me. Non lo so perché l�ho fatto. Potevo girare le chiavi nel quadro e ripartire. Invece no. Ho sfilato il mazzo dalla toppa e l�ho infilato in borsa. Sono uscita chiudendo lo sportello. Ho cercato il telecomando per far scattare la chiusura. Gesti meccanici, identici a quando torno a casa. Gli stessi. Forse perché mi davano sicurezza. Ho accelerato il passo, svelta, verso il fondo. B5. Passi sempre più rapidi. Veloci. Non pensavo a nient�altro che alle sue parole. Qualcosa di soft. Mi ripetevo che era stato solo uno scherzo. Tutto uno scherzo. Adesso saremmo andati a fare il caffè. Il suo era stato un modo per rompere il ghiaccio� Un modo ...