1. mia cugina federica


    Data: 05/05/2018, Categorie: Incesti Autore: jojo69, Fonte: RaccontiMilu

    ... in un sol boccone, per la tenerezza che mi faceva, ma mi limitai ad osservarla, sperando che lei capisse cosa stessi provando in quel momento. Anche lei mi guardò con dolcezza e mi sussurrò paroline dolci facendomi sentire importante, ma volevo che mi chiarisse una cosa e così gliela chiesi: prima, quando mi hai chiamato amore, è stato la parola di un momento o lo pensi veramente? Non mi rispose subito ma, appoggiandosi su un gomito mi guardò e dopo qualche istante (forse si stava preparando la risposta) mi disse: Secondo te in tutti questi anni non avrei avuto la possibilità di trovare uno straccio di maschietto che sarebbe stato più che contento di farmi la festa? lo sai che quando vogliono le donne ne sanno una più del diavolo e avrei eluso tutte le sorveglianze se avessi voluto farlo, ma sognavo di farlo con te, perché credo di essere innamorata di te. Cosa potevo rispondere ad una simile logicità? Non ci potevo credere, mia cugina provava lo stesso sentimento che credevo di provare io (dico credevo perché in certe situazioni entrano in ballo diverse emozioni e a volte non è quello che si crede) e si era voluta dare a me dopo tutti questi anni. Sorpreso ma anche ringalluzzito da questa affermazione la baciai teneramente e la mia mano andò a fermarsi sul seno che in quella posizione pendeva, ammiccante, verso di me. Lo trovai soffice, plasmabile col capezzolo pronto ad essere stuzzicato, ed io lo feci. Lo strinsi tra due dita e cominciai a torturarlo, facendolo erigere a ...
    ... poco a poco fino a renderlo dritto come un fuso. Lo presi in bocca e cominciai a succhiarlo mentre le mani si alternavano tra fianchi e culo. La spinsi supina e cominciai a baciarla dappertutto, dalla sua bocca che tanto piacere mi aveva dato ai suoi seni, per scendere fino alla fica: dopo aver diradato i peli che la contornavano mi accinsi a leccargliela con calma, facendola godere, se possibile, ancora. Lei mi chiese se mi piaceva così tanto leccargliela, ma solo un grugnito fu la miglior risposta che potevo darle, impegnato com�ero a trarre il maggior piacere possibile da quelle labbra che così caldamente avevano accolto il mio cazzo. Disse ancora qualcosa ma non sentì dato che aveva messo le cosce sulle mie orecchie trattenendomi, forse temendo che smettessi. Continuai a leccargliela fino a quando non sentì i suoi primi gemiti e le prime invocazioni a non smettere, ma invece di continuare la feci mettere carponi e continuando a stuzzicarla manualmente le infilai il cazzo in una posizione che lei parve subito gradire (infatti come tutte le donne sanno questa è la posizione che permette una maggiore ricettività da parte loro in quanto il pene può entrare per tutta la sua lunghezza, dando maggior godimento) Sarà perché era una cosa nuova, o perché, effettivamente, mi sentiva di più, non smetteva di smaniare, dimenava il culo, diceva frasi sconce invitandomi a penetrarla sempre più a fondo e di non smettere e io obbedivo, spingevo come un dannato, con rinnovata vigoria, in ...
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